domenica 16 ottobre 2011

Sherlock Holmes, tra uomini e animali

Dopo qualche ritardo e disservizio (scusate!) arriva finalmente in libreria, il 20 ottobre, Uno studio in rosso, il primo romanzo di Arthur Conan Doyle con protagonista Sherlock Holmes, illustrato per le nostre edizioni da Ale+Ale.


All’inizio sembra proprio uno slittamento semantico. Sherlock Holmes è un ‘segugio’ e quindi eccolo rappresentato con la faccia di ‘segugio’. L’ispettore Lestrade sembra un furetto? Pronti! Eccolo furetto. Un gioco di rimandi e di allitterazioni divertente e divertito.

Ale+Ale

Senonché Ale+Ale sono disegnatori colti e raffinati, attentissimi alla storia dell’arte e della grafica e allora viene subito in mente che i loro collages elettronici si posizionino in un luogo preciso per ispirazione e riferimenti. Surrealisti i nostri due autori? Certo, perché operano con grande nonchalance quel cortocircuito visuale, concettuale e logico che è, appunto, forma e sostanza di ogni surrealismo, e quindi anche del loro disegnare ‘surreale’, dove Ale+Ale mantengono sempre un tono elegantemente ironico e autoironico.

Grandville
I due Ale si mettono dunque, volontariamente e con un pizzico di sana presunzione, lo avevamo accennato in un precedente post, in quella linea grafica che comincia dal Grandville delle Metamorfosi e della Vita pubblica e privata degli animali, passa per il Mussino delle Avventure di Pinocchio, si ricollega alla Settimana di Bontà di Max Ernst e non è certo estranea ai grandi quadri metafisici dipinti negli anni Trenta da Alberto Savinio.
Ci abbiamo messo il carico? Forse, ma abbiamo rinunciato a correre, e lo potevamo certamente fare, ancora più indietro nel tempo.






Grandville


Grandville

Grandville

Attilio Mussino
Corpi di uomini e volti di animali, con le caratteristiche accavallate degli uomini e degli animali, con i vizi e le virtù dei generi, con le parole, e poi i segni, che diventano metafore, che alludono e suggeriscono.
Era così che funzionavano i disegni di Grandville (borderline, dove riesce difficile stabilire se ci si trovi di fronte ad animali antropomorfi o uomini imbestialiti), è così che funzionano i collages di Ernst: il ritratto di una società in completa e continua trasformazione, liquida, dove “…individuare realtà possibili combinando ritagli di vecchi giornali, disegni probabili e sogni” (Ale+Ale).

Marx Ernst

Alberto Savinio
Oppure, come ebbe a scrivere Alberto Savinio, chiarendo in maniera definitiva la sostanza della sua opera artistica, “…quelle mie pitture sono ‘studi di carattere’; o meglio ancora ‘ritratti’. Perché il ritratto, il ‘vero’ ritratto, è la rivelazione dell’uomo nascosto. Il quale ora è un gatto, ora un cervo, ora un maiale. Più di rado un leone. Ancor più di rado un’aquila. Spesso un animale senza vita ma egualmente nocivo e mortifero, ossia una carogna.






Alberto Savinio

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