Incomincia in un tempo così lontano che ora nessuno se la potrebbe ricordare, ma per fortuna a noi l'hanno raccontata i grandi poeti dell'antichità. E a loro l'ha sussurrata il vento, l'ha borbottata il mare, l'ha urlata la tempesta, perché il mare il cielo e la terra ricordavano bene quello che era successo allora, all'inizio della storia.
All'inizio quindi c'è un dio soltanto, è vuoto, senza forma né colore e si chiama Caos. Caos è immobile e silenzioso, sta ad aspettare. Per molto tempo non accade proprio nulla finché, proprio da Caos, incomincia a nascere qualcosa. (Laura Fischetto)
Parlando, in un recente post, della donazione di disegni che Letizia Galli ha fatto al Centre de l'Illustration de Moulins, abbiamo accennato a una mostra, in preparazione al Museo Archeologico di Napoli, con i disegni che erano andati a far parte di due libri sulle storie mitologiche greche, edite in Italia da Lapis.

Una lettura, come si capisce, riassuntiva ed evocativa, che si rivolge a chi di mitologia greca ricorda molto, e a chi non ne sa nulla. Ci narra storia lontane, ce ne fa sentire il profumo, ci invoglia a ripercorrere quei testi (da Esiodo o Omero) dove le storie meravigliose degli dei, degli uomini e degli eroi sono raccontate e tramandate all'eternità.
La mostra napoletana di Letizia Galli comprende 70 tavole delle oltre duecento che costituiscono il corpus dell'opera. Sarà inaugurata il 4 novembre e resterà visibile fino al 27 novembre.
Le Muse cantano e danzano e sono le amiche preziose degli artisti. Corrono subito ad ascoltare
chi scrive poesie, chi sa recitare e chi ha appena composto una nuova canzone.
Quando le Muse si divertono sorridono, e questo è il più bel regalo che un artista possa ricevere.
Tutte le Muse ora sorridono a Apollo che suona e canta per loro.
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