mercoledì 12 ottobre 2011
Scarabottolo insegue Pinocchio
Cos'è che spinge un designer affermato e occupatissimo, un illustratore tra i più noti in Europa, a lasciare il suo studio di Milano per venire a Castiglion del Lago, sul Trasimeno, a inseguire e disegnare Pinocchi, pescecani e nasi lunghi, accoccolato per terra insieme ai bambini?
Domanda a cui non è facile dare risposta. Certo non il compenso (che non c'è quasi mai in queste occasioni!), certo non il 'ritorno d'immagine', certo nessuna delle motivazioni che stanno alla base del normale operare di un professionista. Allora?
Guido Scarabottolo dice di se stesso di essere un 'viaggiatore' ma non crediamo nemmeno che la molla possa essere 'il piacere del viaggio'. Andiamo allora più a fondo e tocchiamo alcune corde che in genere, per pudore, si evita di toccare. Non sarà per caso che artisti cone Guido si sottopongono a questi tour perché amano quello che fanno? Perchè credono sia necessario e anche gratificante giocare con i bambini? Perchè sono convinti di fare la propria piccola parte per rendere il mondo un po' migliore di come l'hanno trovato? O una miscela di tutte queste cose?
In ogni caso, qual sia la risposta, i bambini hanno disegnato e giocato, le ragazze di Libri Parlanti, tra una merendina, un succo di frutta, un libro illustrato spiegazzato lasciato qua e là, sembravano contente e soddisfatte dell'occasione. A noi non resta che invidiare Guido per la facilità con cui riesce a piegarsi ad altezza di bambino, si siede disinvolto sul pavimento e poi, udite, udite, riesce a rialzarsi da solo senza bisogno, come succede a molti di noi, di una mano, di un verricello, a volte di un carro attrezzi.
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Guardando queste belle foto, quasi ovattate, mi sembra di poter godere dell'atmosfera che Guido Scarabottolo con la sua stimolante pacatezza, con la sua silenziosa arguzia avrà creato con i bambini. Poi mi viene da dire: che invidia! Magari avesse potuto partecipare anche Pietro, mio figlio di 6 anni, grande disegnatore, che ha conosciuto Guido a Scandicci e che ogni tanto nomina. Per i bambini ogni millimetro di linea disegnata è importante, ed è eseguita con estrema concentrazione, non per fatica, ma per piacere: disegnare è bello e allora con chi meglio che con i bambini, mettersi a parlare di disegno e disegnare?
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