domenica 8 gennaio 2012

Libri recuperati. 8. Interiorae

Libri che non avevamo segnalato perché il nostro blog non esisteva ancora. Libri che abbiamo segnalato altrove. Libri che meritano comunque di essere segnalati e ricordati. Libri mai usciti in Italia. Libri da ricordare per testi e immagini. Libri.

8. Gabriella Giandelli. Interiorae.

Forse non ha molto senso chiedersi, come ormai facciamo ad ogni suo nuovo lavoro, se Gabriella Giandelli sia più brava come illustratrice o come scrittrice perché ogni volta che sembriamo aver deciso, subito ci accorgiamo che i disegni, il loro modo di ‘porsi’ nella pagina, è completamente letterario e, allo stesso tempo, le sue sceneggiature sono così equilibrate che il disegno non ne potrebbe fare a meno.

Per pochi autori, come per lei, la forma espressiva è una sorta di seconda pelle, profonda e nascosta ma capace di venir fuori con semplicità e, al tempo stesso diventare concetto complesso e tormentato.

Gabriella non riesce ad urlare; parla sottovoce, dà toni sfumati a quei piccoli drammi che alimentano le storie, dalla cantina al solaio, nel palazzo micro e macro cosmo che è la scena e l’attore principale di Interiorae, che ha raggiunto e superato (Coconino press) il terzo atto.

“Volevo lavorare sull’idea di un edificio organico, un condominio che contiene la vita di molte persone, come un corpo che contiene organi. Non so ricostruire tutto il processo creativo, ma avevo chiaro che i singoli ambienti dovevano formare un labirinto dentro un’unità. Nei sotterranei poi esiste questa creatura, il Grande Buio, che raccoglie la memoria delle persone e assorbe i sogni. Ha il valore di una memoria collettiva. Ho operato una sorta di concettualizzazione degli interni, anche per ragioni di tempo non ho potuto disegnare tutti i dettagli che avrei voluto.” (Gabriella Giandelli)


Nel palazzo si muove un coniglio bianco, che osserva: nessuno lo vede e lui attraversa i muri e ci porta dappertutto. Il coniglio è il servitore-alter ego del "Grande Buio", che cattura i sogni e se ne nutre. Negli appartamenti si svolge tutto e nulla e i fatti sembrano solo effemeridi minimaliste per scrutare meglio qualche anima dall’interno; le avventure non esistono, la realtà è meschina e vuota, ma il potere dell’immaginazione ci mostra, come ha precisato una volta l’autrice “… la sfida di qualcuno che cerca ostinatamente un senso più profondo, una fantasia, una visione diversa. Qualcuno che non si arrende al triste realismo della vita e che arriva a trovare un modo per poter dimorare per sempre nel mondo dei sogni”.


Perché questo è Interiorae: la ricerca di qualcosa che, sotto la normalità e la banalità dell’esistenza (un piccolo tradimento, un rapporto erotico avvolgente, una vecchia che cerca un po’ di peyote, due ragazzine che mandano la loro registrazione a Youtube…) possa darci una scossa. Interiorae è il bambino che vede il coniglio addormentato e gli parla, mettendo in crisi la sicurezza del coniglio di poter sempre essere al di là delle cose, di poter vedere senza essere visto, di poter agire senza essere agito. E il "Grande Buio" aspetta che tutto il condominio dorma per continuare a impossessarsi dei sogni e per nutrirsi. Il Buio ha fame, troppa fame, ma se nessuno dorme…

Gabriella Giandelli, Interiorae 1, 2,  3, Coconino Press, 2008, euro 17,00.

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