"Aurelia Del Prete, donna deforme di animo e di corpo, invece di serbare gratitudine alla Vergine dell'Arco per una grazia ottenuta, spesso la bestemmiava orribilmente. Il lunedi di Pasqua del 1589 scandalizzè una immensa folla accorsa a venerare la Sacra Immagine pronunziando nerissime bestemmie. L'anno seguente 1590, nella notte tra la domenica e il lunedi di Pasqua, le si staccarono dalle caviglie i piedi che si conservano tuttora in una gabbietta nel Santuario. Il Vescovo di Nola fece dell'accaduto regolare processo canonico e da quel giorno la devozione alla Madonna dell'Arco si propagò grandemente."
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Madonna dell'Arco |
La tristissima storia di Aurelia Del Prete, che perse i piedi per la sua empietà, è stampata nel retro di un 'santino' che contiene anche una "Preghiera efficacissima alla Madonna dell'Arco". Chi la recita ogni giorno si saprà meritare un'indulgenza di 100 giorni.
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Sant'Antonio |
L'industria del 'santino' è ancor oggi fiorente in Italia e fiorente, nonostante i tempi nuovi, è la sua diffusione. I nuovi modelli (fotografie di
Padre Pio con o senza le stigmate,
Papa Giovanni,
Karol Woytila,
Madre Teresa di Calcutta, oppure il mix tra tradizionale e 'moderno' di
sant'Antonio da Padova, 'spedibile anche via internet') pur diffusissimi non riescono a soppiantare del tutto i modelli oleografici tradizionali, i Sacri Cuori di Gesù, le Madonne di Pompei, i Buoni Pastori dai bordi spesso sfrangiati in maniera ingenuamente civettuola. Modelli consolidati dall'uso, quest'ultimi, e distribuiti ogni anno in milioni di copie, con una figurella nel fronte e una preghiera (spesso accompagnata da una richiesta d'obolo) nel retro.
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Padre Pio |
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Papa Giovanni Paolo II |
Il 'santino' è stato una straordinaria
biblia pauperum, a edificazione semplice e immediata di chi non può o non sa leggere, mezzo veloce e capillare per diffondere tra il popolo,
in primis nelle campagne, la parola della chiesa.
D'altra parte per le gerarchie ecclesiastiche l'immagine ha sempre avuto funzioni diversificate ma precisamente individuate: "...
L'immagine risponde alla triplice funzione di 'ornamento', decorando i luoghi del culto; di 'insegnamento', portando l'illetterato e l'ignorante alla conoscenza di episodi e personaggi della storia sacra, delle verità insegnate dal catechismo e richiamando alla mente di tutti queste stesse verità: di 'incitamento' alla pietà. (Enciclopedia cattolica)"
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Santa Marta |
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Santa Rita da Cascia |
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Sant'Anna |
Il 'santino' si presta agevolmente, proprio per la sua veste dimessa e per le sue piccole dimensioni, a questa diffusione spicciola della devozione e alla propaganda religiosa. È facilmente conservabile nel portafoglio insieme alle foto dei figli, si può attaccare con un po' di nastro adesivo sui vetri delle cabine dei camion (magari insieme alla pin-up della settimana!), si può tenere in cucina sopra il frigorifero. È un oggetto consueto, non invadente, cordiale e severo allo stesso tempo. In tante situazioni è stato anche un modo di rimanere in contatto con il proprio ambiente originario e con la propria storia. Uno dei tanti cordoni ombelicali della nostra cultura in mezzo al guado, tra mondo contadino e città, tra chiesa delle origini e terzo millennio.
I 'santini' raccontano storie semplici. Quando non illustrano una delle tante varianti sul tema
Sacra Famiglia si soffermano con indulgenza e attenzione sulle mirabolanti vite dei santi e dei martiri.
San Bartolomeo che fu scuoiato vivo, o
San Lorenzo adagiato sulla graticola del martirio, o
San Sebastiano crivellato di frecce. E potremmo aggiungere
Santa Lucia, tirata "...
da più di mille buoi",
Sant'Agata, a cui furono strappate le mammelle,
Santa Caterina d'Alessandria legata al supplizio della ruota.
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San Bartolomeo |
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San Lorenzo |
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San Sebastiano |
In campagna il 'santino' con il
Sacro Cuore veniva attaccato all'interno della madia per santificare il pane e nella stalla (quand'anche non nella porcilaia!) non era infrequente vedere, in funzione protettiva e apotropaica, l'immaginetta sacra di
Sant'Antonio abate, protettore degli animali.
I 'santini' furono e sono un formidabile mezzo di consolidamento della pietà popolare e non hanno ceduto completamente le armi nemmeno quando altri media, apparentemente più moderni e efficaci, hanno cominciato a battere il loro stesso terreno. Il 'santino' sopravvive e mantiene il suo ruolo, come disse Gregorio Magno, "...
se può essere il libro di coloro che non sanno leggere. Quello che è la Sacra Scrittura per coloro che sanno leggere, è l'immagine per gli ignoranti; per mezzo dell'immagine gli ignoranti imparano il cammino da seguire." Sono parole del sesto secolo ma il Santo Vescovo aveva già capito tutto dei meccanismi della comunicazione. Sembrano scritte oggi.
molto interessante ! grazie
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