Dato questo per scontato si può affermare come gran parte della migliore arte contemporanea vada un passo più in là, e non si limiti a cercare un cambiamento attraverso una modificazione delle coscienze e del sentire di ognuno, ma operi direttamente sulla realtà, cercando di piegarla ai propri fini, artistici e creativi in primis, ma anche etici e ‘politici’.
Se la realtà non ci piace, quindi, quale atteggiamento più logico se non quello di volerla cambiare? Se il mondo consuma e rifiuta, in ciclo ininterrotto, le idee, i progetti, le merci della propria quotidianità, cosa meglio che recuperare quelle idee, quei progetti, quelle merci per dar loro vita nuova, collocandoli in un diverso contesto?
Sergio Traquandi, Elemosinatore automatico |
Detto in poche parole, l’opera di Sergio Traquandi è tutta qui, in questo incessante recupero di idee e oggetti abbandonati, nella riappropriazione di qualcosa che sembrava ormai inutile e superato, da gettare inesorabilmente via.
Lo studio-laboratorio di Sergio Traquandi, Meleto Valdarno |
A volte succede, a volte non succede, e mentre il catalogo delle opere di Sergio si accresce con parsimonia progettuale, il campionario delle possibilità si gonfia nelle migliaia di ‘reperti’ che riempiono le stanze del suo studio-laboratorio di Meleto Valdarno.
Le forme di legno di un cappellificio possono, allora, diventare ‘nani da soffitta’, un manichino rotto può trasformarsi in angelo cyborg, le componenti di un computer, superato dai tempi impietosi dell’informatica, rivivere come gioielli singolarmente bellissimi, Pegasi o Pinocchietti misteriosamente tecnologizzati.
Sergio Traquandi, Cherubino Cyborg |
Sergio Traquandi, Pegaso |
Sergio Traquandi, Pinocchio computerizzato |
Sergio Traquandi, modellino per la Torre Gattaia |
Può darsi, infine, che segni con ottanta numeri giganteschi i quattrocento metri del muro esterno delle ex acciaierie Beltrame di San Giovanni Valdarno. Quei numeri sono uomini, e stanno rischiando, più che rischiando, di perdere il loro lavoro. E sono gli stessi operai che, con Sergio, tracciano fisicamente sul muro il 'loro' numero in una performance che non è, né vuole essere, solo artistica.
Sergio Traquandi, Più di zero, numer/azione, San Giovanni Valdarno |
Numer/azione. Progetto di immagine numerica atto a sensibilizzare sulla reale consistenza dei licenziamenti. Da anni i numeri dell'economia, della borsa, del PIL lo spred, ecc... vengono somministrati con dovizia e rapidità da ogni mezzo d'informazione, la loro rindondanza ha fatto sì che si perdesse il senso della loro influenza sulla vita reale, nella quale il benessere viene misurato dai cittadini con ben altri e più tangibili indicatori. Per reimparare a contare le persone! Ottanta numeri di grandi dimenzioni, bianchi su nero, che ci sfilano a fianco, cifra per cifra, per reimparare a contare e per contare di più. (Sergio Traquandi)
Nessun commento:
Posta un commento