6. Steven Guarnaccia. I tre porcellini
Come aveva già fatto con Riccioli d’oro e i tre orsi anche con questo Tre porcellini, edito da Corraini, Steven Guarnaccia si diverte a ripercorrere momenti essenziali, fondanti, dell’architettura e del design del XX secolo, disseminando la storia dei tre fratelli porcelli e del lupo cattivo di edifici e oggetti significativi, che si devono alla penna di Gehry, Le Corbusier, Philip Johnson ecc.
Ne deriva una storia raccontata, se così si può dire, con l’occhio strabico, attenta da una parte ai contenuti della fiaba e dall’altra all’individuazione dei particolari che si disseminano nella pagina e le danno sostanza e sapore. La casa Gehry, costruita dal primo porcellino pigro con ‘rottami e lamiera’, viene spazzata via dal soffio del lupo che, comunque, come da copione, dovrà arrendersi di fronte alla solidità della casa del terzo porcellino (una bellissima, wrightiana, casa sulla cascata).
Con questo Tre porcellini Steven Guarnaccia aveva continuato il suo discorso complessivo sulla cultura del progetto nel movimento moderno, rivisitata sempre con attenzione e puntualità, ma anche con l’affetto e l’ironia del fumettista di vaglia. Un percorso che, negli anni passati, aveva portato Steven a commentare i fatti dell’architettura dalle pagine di Abitare e che è disseminato di episodi di grande spessore, quale, ad esempio, il bel ricordo dell’opera di Achille Castiglioni redatto, qualche anno fa, insieme a Paola Antonelli (Corraini editore).
Steven Guarnaccia, I Tre Porcellini, Corraini editore, 2009, euro 16,00.
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