Gli ultimi giorni di scuola, prima delle vacanze estive o natalizie, di ponti autunnali o primaverili, sono per ognuno tra i ricordi più cari e gelosi.
“Da domani ci sarà vacanza!”, e tutti pregustano già allegri pomeriggi d’ozio, di attività e di divertimento, lontani finalmente dai libri e dagli impegni.
I bambini escono in ordine sparso dal portone della scuola, sotto gli occhi del bidello, si riversano nella strada in maniera caotica e disordinata, vivono, dal lunedì al sabato, con la vivacità dell’infanzia, le proprie storie e avventure particolari.
Martedì |
Mercoledì |
Già, ma quali storie e avventure? I cinquanta protagonisti hanno un nome preciso e una storia, in questo caso, settimanale. Ma noi all'inizio del libro ( È finita la scuola!, scritto e disegnato da Conc, illustratore del Corriere della sera, in libreria nel marzo 2012) non sappiamo chi sono e le didascalie si offrono a chi legge come un grande gioco, un puzzle con cui ricostruire cinquanta storie diverse.
Chi è, ad esempio, Teo che non andrà a casa a mangiare? E Mirco e Marco, gemelli avversi che se ne vanno per strade diverse? E Teresina, che ha paura di tutto?
Cinquanta storie che si intrecciano, si sovrappongono e si mescolano, con i lettori costretti a ricostruire dai disegni le ministorie dei protagonisti, con un disegno che ricorda le antiche suggestioni della Settimana enigmistica, a metà tra Tin Tin e i quesiti della Susie. Fino alla domenica quando la strada sarà (quasi) deserta, il portone della scuola chiuso e le vacanze, finalmente, iniziate .
Sabato |
Il libro che Conc ci ha proposto e ha realizzato è un elegantissimo bianco e nero con poche tracce di colore in ogni tavola. Ne siamo contentissimi e siamo sicuri che il libro-gioco sarà efficace e stimolante. Le nostre certezze sono però state incrinate dal parere dello staff editoriale di Flammarion che si è detto interessato a pubblicare in Francia il libro, ma a patto che le tavole vengano ridisegnate a colori. I disegni in bianco nero sono, secondo loro, 'elitari' e 'i bambini sono abituati a vedere immagini solo colorate'.
Noi che abbiamo passato la gioventù a ripeterci che i film in bianco e nero sono più eleganti e non eravamo spaventati né dalla TV in nero, né alle pagine monocrome dei fumetti, cercheremo di resistere a pié fermo. Certo, però, ci hanno messo una bella pulce nell'orecchio.
Qui sotto pubblichiamo a raffronto il Lunedi nelle due versioni, bianco nero e colore. Voi cosa ne pensate?
Lunedì in bianco e nero e a colori |
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