giovedì 24 novembre 2011

Conversazioni con Hugo


Una mostra di Hugo Pratt è sempre una gioia. Così aspettiamo con impazienza questa rassegna di 'opere originali' che Nuages (via del lauro, 10, Milano) presenterà dal 5 dicembre al 15 gennaio 2012.
L'occasione è però speciale perché la mostra di Pratt viene a coincidere con il trentesimo anno di attività della Galleria e inaugura la serie di Incontri, libriccini agili per pagine e formato, che segnano le tappe importanti di Nuages: gli incontri con gli artisti che hanno segnato il percorso della galleria con la loro opera, raccontati da Cristina Taverna che, ci auguriamo, continuerà in questa serie parlandoci di Folon, di Glaser, di Luzzati, di Andrea Pazienza...

Trent'anni di Incontri  
                               
Leggere le pagine di questo primo volumetto Incontri, dedicato a Hugo Pratt, è come guardare dal buco della serratura e si ha sempre l’impressione di essere inopportuni, invadenti, perché quello che ci si presenta davanti agli occhi non è il ritratto di un artista e della sua arte ma quello di un uomo nei suoi momenti privati, di riposo, a volte di sogghignante divertimento. 

Naturalmente è un Hugo Pratt visto nel rapporto con Cristina Taverna, la sua gallerista, che lo ammira e lo teme, che ne è affascinata ma ne ha anche un po’ paura; ecco, è il racconto di Cristina che vede e immagina Hugo Pratt, ma che in fondo le serve, Hugo, come eccipiente per raccontare un po’ di se stessa, della sua avventura nel mondo dell'arte, della sua giovinezza e a volte della sua infanzia, del rapporto con il padre adorato, colto e burbero, capace di venire ogni mattina da Alessandria in quel ‘buchetto’ di via Santo Spirito, di fronte a Palazzo Bagatti Valsecchi, che fino al 2000 fu la sede, prestigiosamente mignon e un po’ snob della galleria.

Insieme a Pratt sfilano, in questo primo Incontri, i nomi degli amici cari di tutti questi anni, da Gianni, a Patrizia, a Marcella, a Serena, a Ornella, a Luciana; e poi quasi in controcampo si stagliano le figure degli artisti che la Galleria ha ospitato e che hanno intrecciato con Cristina le proprie ragioni professionali e artistiche, certi sempre di trovare in lei una complice prima che una committente. E ci vengono in mente tanti nomi, da Jean Michel Folon a Emanuele Luzzati, da Milton Glaser a Paul Davis, da Franco Matticchio a Lorenzo Mattotti, da Roberto Perini a José Munoz eccetera eccetera…

Hugo Pratt con Cristina Taverna, foto di Luciana Mulas

Capodanno a casa di Hugo Pratt. Bruno Lauzi canta

Tutti questi artisti potrebbero essere raccontati da Cristina col tono che usa per Hugo: con disincanto e tenerezza, quasi parlando d’altro, in punta di piedi e sottovoce, ma con accenti sicuri e ricordi precisi. Perché in questi trent’anni, partendo da Andrea Pazienza che se ne andò troppo presto, con tutti  Cristina Taverna ha diviso il pane e fatto un pezzetto di strada. Che oggi ci racconta, come questo Hugo Pratt, tenero e sornione, con le parole sfumate dal ricordo. Scordandosi quasi di parlare di un artista e ricordandolo come un amico.

Cristina Taverna, Hugo Pratt, Nuages, Incontri, 2011

Hugo Pratt, Illustrazione per Poesie di Rudyard Kipling, Nuages

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