Per anni
Storie della Storia del mondo, di cui in queste settimane l'editore Giunti celebra il centesimo anniversario della scrittura, è stato al centro di una famosa
querelle familiare. Non essendo stata mia figlia battezzata e, di conseguenza non avendo fatto a tempo debito la prima comunione, gli era stata sottratta, con grande dolore a suo dire, la possibilità di avere in regalo, dalla maestra della scuola elementare, il libro di
Laura Orvieto che quella signora destinava come dono personale ai comunicandi della sua classe. Avevo cioè impedito alla bambina di avere un dono vagheggiato e ambito. A nulla valeva ricordare che le
Storie della Storia del mondo avevo provveduto io a regalarglielo. Il
vulnus è rimasto sempre aperto e dolente.
Spero e penso che quella bambina di allora se ne sia fatta una ragione e abbia trovato qualcosa da ridire magari su un sistema didattico che privilegiava, anche se con modeste regalie, l’ostentata adesione ad una confessione (anche se poi non si regalava mica il Vangelo, ma un repertorio di avventure di eroi e dei greci, quindi pagani!). Fatto sta che quell’episodio di precoce e nolente laicità, torna ogni tanto alle memorie della famiglia.
Spero e penso anche che il rimpianto di quel libro sia indissolubilmente legato al fascino dell’edizione che ancora circolava per casa, quella storica disegnata da
Ezio Anichini e che è sicuramente un capolavoro di eleganza, capace com’è di riandare all’universo greco dei vasi attici mescolandolo, in tavole di gran fascino ma anche di straordinaria discrezione, con la cifra stilistica, d’impronta
liberty, dell’illustratore. In una bicromia che nel corso degli anni ha visto sposare al nero ora il marrone, ora l’ocra, ora il grigio ora il rosso pompeiano, i disegni che Anichini preparò per il libro (e che comprendevano non solo le scene ‘madri’ del racconto, ma anche i capilettera dei capitoli e i finalini) ci raccontavano la storia del re Laomedonte che non volle pagare agli dei il lavoro per la costruzione delle mura di Troia, la lotta di Eracle per liberare Esione dal mostro marino, il giudizio di Paride, il rapimento di Elena e la guerra di Troia, con il tragico epilogo della morte di Ettore e della caduta della città.
Dispiace che l’editore, avvezzo da sempre ai
long sellers, non abbia deciso di ripubblicare questo gioiello di cultura e buon gusto grafico, da tempo fuori commercio, e abbia invece preferito predisporre una magniloquente ‘edizione del centenario’, con le tavole di un concorso appositamente bandito, simile, per colori, grafica, impaginazione, carta a un discutibile
coffee table book.
Non diremo altro di questa edizione, limitandoci a rimpiangere l’eleganza appartata e sobria di
Ezio Anichini.
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Tutte le immagini sono di Ezio Anichini |
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