Vi ricordate un film di qualche anno fa con Tom Hanks e Meg Ryan intitolato
C’è posta per te?
La titolare di una piccola libreria indipendente per ragazzi entra in conflitto, e poi è costretta a chiudere i battenti, con un grande
megastore di libri. Altra potenza economica, altra offerta, altra bocca di fuoco.
È quello che rischia di succedere anche da noi dove le librerie indipendenti, magari di quartiere quand’anche non di pianerottolo, rischiano di essere frantumate, spezzettate, soffocate (trovate voi il verbo adatto) dal fuoco concentrico dei grandi ‘cartelli’ che stampano i libri, li distribuiscono, li promuovono e li vendono. Un walzer tragico che coinvolge anche i piccoli editori, gli autori inadatti alla creazione di
best sellers, chi si occupa di libri illustrati e per ragazzi. Panorama sconsolante, e la resistenza contro questa ‘invincibile armata’ pare già avere il proprio esito scritto e certificato.
Comunque, che volete farci, tiriamo tignosamente avanti, mettiamo il nostro ditino nel buco della diga e speriamo di arginare il mare. Noi, i piccoli editori, loro le piccole librerie indipendenti.
Domenica scorsa siamo stati a visitare un’altra di queste 'sacche di resistenza', una piccola e luminosa, nei suoi gialli e rossi aranciati, libreria di Padova.
Pel di carota per l’appunto. L’occasione era una lettura del nostro
Favole del Lupo e della Volpe di
Esopo, illustrate da Pirro Cuniberti e curate da Tiziana Roversi, ma ci è servita di più, la visita, per verificare come, al di fuori dei grandi circuiti commerciali, al di fuori degli
stores e dei
super, delle concentrazioni e dei cartelli, si possa ancora respirare l’aria del libro, si possa ancora conversare di libri, si possa ancora chiedere un consiglio (a chi? ma a un libraio naturalmente!). E si possano ancora trovare dei bambini (come Ottavia, Anais, Pedro, Rocco, Edoardo…) che la domenica vengono a sentirsi raccontare una favola.
Pel di carota ha poco più di un anno ed è gestita dai fratelli Tolin, Davide e Arianna e da Maurizio Citran, che hanno formato la loro passione e competenza dalle
Giannine bolognesi, con cui Davide ancora collabora. In così poco tempo, dalla postazione strategica di via Boccalerie, con affaccio su Piazza della frutta e quindi sul Palazzo della Ragione, la libreria si è già ritagliata un suo spazio, con l’usuale arma dei laboratori, dei contatti con le scuole, delle presentazioni mirate e ragionate, con la selezione della proposta. Qui hanno già esposto
Chiara Carrer e
Simona Mulazzani, ci si è occupati di poesia, si sta cercando un filo diretto con un paese ‘del desiderio’, la Francia, per presentare a breve quanto di nuovo succede laggiù. Davide e Arianna non lamentano la propria condizione (Piccolo è bello? Forse!). Si limitano a sorridere e a resistere. In trincea, comunque.
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