martedì 28 febbraio 2012

Libri a vànvera

Il giorno ad urlapicchio

Ci son dei giorni smègi e lombidiosi
col cielo dagro e un fònzero gongruto
ci son meriggi gnàlidi e budriosi
che plògidan sul mondo infrangelluto,
ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchi
un giorno tutto gnacchi e timparlini,
le nuvole buzzìllano, i bernecchi
ludèrchiano coi fèrnagi tra i pini;
è un giorno per le vànvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigiero,
è il giorno a cantilegi, ad urlapicchio
in cui m'hai detto "t'amo per davvero".

Fosco Maraini


A fare da levatrice alla nuova editoria illustrata  Guido Scarabottolo ci ha preso gusto e così, se possiamo ricordare che dal suo sodalizio con Giovanna Zoboli e i Libri a naso è nato Topipittori e che il primo titolo di Prìncipi & Princípi fu, ormai due anni fa, Le avventure di Pinocchio, disegnato da lui, non ci sorprende certo che il nostro tenga oggi a battesimo una nuova casa editrice, Vànvere, e illustri il suo primo libro: Bestiario accidentale.

Con Guido si può dire che tutto e nulla è 'accidentale', abituato com’è ad un elegante e raffinato understatement, a un silenzio ovattato, quasi ad un’afasia che è solo ansia di non affollare le orecchie altrui di chiacchiericcio inutile. Guido parla in genere d’altro, divaga, si colloca costantemente in quella linea di mezza costa che gli permette di essere classico tra i classici, maestro tra i maestri, giovane illustratore ‘di tendenza’ tra i giovani illustratori ‘di tendenza’.

Vànvere è parola toscana: più o meno significa, 'a casaccio'. Una cosa ‘a vànvera’ è qualcosa fatta pressappoco, con trasandata noncuranza. Crediamo che Stefania Camilli, battezzando così la sua nuova sigla editoriale, abbia voluto incrociar le dita e toccar ferro, cautelarsi contro ogni rischio di sciatteria. Quasi un esorcismo.
Il Bestiario accidentale si compone di animali capitati lì per caso, dichiara l’autore in ultima di coperta, senza ordine, organizzati in maniera sghemba: tapiri con le mutande, balene spiaggiate, pipistrelli rovesciati, gatti del Cheshire, asini volanti, gufi di città. L’accidente diventa necessità e l’organizzazione casuale del sapere, nelle mani di Guido Scarabottolo, ordine essenzialmente superiore.


Guido Scarabottolo: Bestiario accidentale

Guido Scarabottolo: Bestiario accidentale

Guido Scarabottolo: Bestiario accidentale

Guido Scarabottolo: Bestiario accidentale

Guido Scarabottolo: Bestiario accidentale


Non solo bestiario, perché in questo mese di Febbraio Guido ha dato alle stampe un secondo volume di disegni, questa volta con i testi di Giovanna Zoboli, per Topipittori.

Cose che non vedo dalla mia finestra, e già il titolo dice tutto. È una raccolta di disegni che parlano costantemente d’altro, che si rifugiano in corner, che avvicinano alberi tagliati a edifici mai costruiti, pensieri nascosti a libri che non dicono niente, strade senza nome a cartoline mai spedite. Una raccolta svagata, che non àncora le pagine a un concetto preciso, a una storia raccontata e raccontabile ma che, comunque, insieme al Bestiario accidentale, ci racconta bene quella sovrana leggerezza che Guido ha posto come fondamenta irrinunciabile del suo essere artista. 

Guido Scarabottolo: Cose che non vedo dalla mia finestra

Guido Scarabottolo: Cose che non vedo dalla mia finestra

Guido Scarabottolo: Cose che non vedo dalla mia finestra

Guido Scarabottolo: Cose che non vedo dalla mia finestra

Guido Scarabottolo: Cose che non vedo dalla mia finestra


Entrambi i libri a metà marzo in libreria. Verranno presentati alla Children Book Fair di Bologna, dal 19 al 23 marzo.


ps. Da non dimenticare nemmeno che presso lo stand  di Prìncipi & Princípi, 26 A14, presenteremo anche l'ultimo libro che Guido Scarabottolo ha illustrato per noi, Il diavolo nella bottiglia di Robert Louis Stevenson, in libreria dal dicembre scorso.

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