Ogni giorno la sua pena, verrebbe voglia di dire a commento della notizia, riportata ieri dalla stampa, della futura messa all’asta di Battersea Power Station, la centrale elettrica di Londra dismessa dagli anni ottanta e che è famosa, non tanto come reperto di archeologia industriale. ma soprattutto perché prestò la sua immagine ad una delle copertine icone della musica rock, Animals dei Pink Floyd. Il maiale che vola sopra la città, stagliandosi su un cielo corrusco e intenso. Il gigantesco complesso è ormai inutilizzato da anni e ogni tentativo o progetto di recupero non ha avuto esito. La soluzione sarebbe ora, si legge, quello di abbattterlo e costruirci un palazzone capace di 1200 appartamenti. Ipotesi, però. Speriamo e crediamo che questo non succederà, considerando che Battersea, l’edificio in mattoni più grande d’Europa, è monumento nazionale e la sua skyline una delle più caratteristiche e suggestive della capitale inglese.
Se i Pink Floyd furono una delle band più amate e seguite sulla scena del pop rock inglese e internazionale, si può ben dire che lo studio grafico londinese Hipgnosis fu il suo profeta. Quello che contraddistinse infatti l’atelier di Storm Thorgerson, Aubrey Powell e Peter Christopherson fu non solo la felicità di espressione e l’impressionante penetrazione della loro proposta (negli anni settanta progettarono anche per Led Zeppelin, Genesis, Peter Gabriel, Alan Parsons, Black Sabbath, Wings, Yes ecc.) ma anche la serietà quasi maniacale del loro operare.
I maligni aggiunsero a queste doti anche l’eccezionale esosità delle loro parcelle; si sussurrava che alla metà degli anni settanta il loro lavoro per una copertina di long playing costasse tra le quindici e le ventimila sterline.
La cura con cui Thorgerson e Powell allestivano i set delle loro campagne fotografiche diventò leggendaria. Basti pensare al maiale (Great Pig Escape) che, riempito di elio, se ne volò sopra Battersea Power Station nella copertina di Animals. Per ottenere quell’immagine ci vollero tre giorni di riprese, una ventina di fotografi e cineoperatori, elicotteri ecc.
Alla fine «the band were equally delighted», narra Storm, ma i Pink Floyd preferirono, per il cielo e l’atmosfera, le riprese effettuate il primo giorno (quando ancora non era stato lanciato in volo il maiale-mongolfiera). Le foto migliori del Great Pig erano invece quelle del terzo giorno di stage ma Battersea Power Station e il cielo non erano più al meglio. Dopo tanta fatica, impegno e spese si dovette quindi ricorrere a un fotomontaggio. La copertina di Animals riuscì bellissima, ricorda ancora Storm, ma Hipgnosis la considerò sempre un “fiasco” produttivo solenne.
Adesso, anche se non è certo detta l’ultima parola, su quel maiale volante e sull’edificio background potrebbe calare il silenzio. Anche se comunque il de profundis a Battersea Power Station, in ogni caso, sarebbe modulato, in eterno, dalla musica dei Pink Floyd.
Hipgnosis, copertina per Dark Side of the Moon |
I maligni aggiunsero a queste doti anche l’eccezionale esosità delle loro parcelle; si sussurrava che alla metà degli anni settanta il loro lavoro per una copertina di long playing costasse tra le quindici e le ventimila sterline.
La cura con cui Thorgerson e Powell allestivano i set delle loro campagne fotografiche diventò leggendaria. Basti pensare al maiale (Great Pig Escape) che, riempito di elio, se ne volò sopra Battersea Power Station nella copertina di Animals. Per ottenere quell’immagine ci vollero tre giorni di riprese, una ventina di fotografi e cineoperatori, elicotteri ecc.
Alla fine «the band were equally delighted», narra Storm, ma i Pink Floyd preferirono, per il cielo e l’atmosfera, le riprese effettuate il primo giorno (quando ancora non era stato lanciato in volo il maiale-mongolfiera). Le foto migliori del Great Pig erano invece quelle del terzo giorno di stage ma Battersea Power Station e il cielo non erano più al meglio. Dopo tanta fatica, impegno e spese si dovette quindi ricorrere a un fotomontaggio. La copertina di Animals riuscì bellissima, ricorda ancora Storm, ma Hipgnosis la considerò sempre un “fiasco” produttivo solenne.
Adesso, anche se non è certo detta l’ultima parola, su quel maiale volante e sull’edificio background potrebbe calare il silenzio. Anche se comunque il de profundis a Battersea Power Station, in ogni caso, sarebbe modulato, in eterno, dalla musica dei Pink Floyd.
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