martedì 7 febbraio 2012

Quarant'anni di Libreria dei Ragazzi

Cercavamo le parole per raccontare i quarant'anni della Libreria dei ragazzi di Milano e il sodalizio, di vita, d'impegno, di lavoro, di Roberto Denti e Gianna Vitali, quando, per uno dei tanti tam tam in rete, ci giunge questo ricordo di Loredana Farina. Perfetto, diremmo, per riandare con la mente a quel 1972 e per valutare quanta strada da allora sia stata fatta, anche e molto per merito di Gianna e Roberto. Lo mandiamo senz'altro in rete. Speriamo che Loredana ne sia contenta. A Gianna, a Roberto alla 'loro' Libreria dei Ragazzi mille di questi quarant'anni.



Bisognerebbe che fossi capace di raccontarvi come andavano le cose prima…
All’inizio degli anni settanta i più bei libri per bambini e ragazzi – quelli entrati a farne la storia – erano già stati pubblicati quasi tutti: Piccolo blu e piccolo giallo, Il palloncino rosso, Sembra questo sembra quello, Federico, Nella nebbia di Milano, Nel paese dei mostri selvaggi, Flicts.
Favole al telefono è del 1962. Ma, se volevi vederli tutti insieme questi libri (quasi tutti Emme), non sapevi mai dove trovarli. C’erano le cartolibrerie che – quando andava bene – li mescolavano a matite e penne biro: sapore di scuola. C’erano le librerie di varia che – quando andava bene – li esponevano una volta l’anno per Natale: sapore di regalo impacchettato.
L’immagine che si aveva degli autori di questi libri e degli addetti ai lavori era quello di maestre in pensione e zie zitelle.

Ma un bel giorno - nel 1972 - a Milano, in via Tommaso Grossi, apre la Libreria dei Ragazzi, con affaccio su una delle vie più centrali della città e fra le più frequentate grazie alle fermate di numerosissime linee tranviarie. Era piena zeppa solo di libri per bambini e ragazzi: tutti libri coloratissimi, esposti di piatto sugli scaffali. E i libri erano tanti, proprio tanti! Sia al pian terreno, che nella saletta al sottopiano cui si accedeva scendendo una scala a U. E là sotto ne succedevano di tutti i colori. Venivano organizzate presentazioni, incontri e dibattiti di volta in volta sempre più affollati. E a parlare venivano chiamate persone esperte e con gli occhi intelligenti che dicevano cose importanti, che scaldavano il cuore, su libri, ragazzi, scuola, società. Niente maestre in pensione. Niente zie zitelle.

Roberto Denti e Gianna Vitali: quarant'anni di strada

I pionieri di questo posto erano un bel signore alto e bruno, molto gentile ed estroverso. E una biondina timida, ironica, colta e con un bel caratterino.
Un posto dove uscire dalla clandestinità e dove incontrarsi a parlare di libri per ragazzi. Un posto dove si respirava un’aria speciale e dove noi che ci occupavamo (e ci occupiamo) di quei libri ci accorgevamo con sempre maggiore chiarezza che il nostro è un mestiere di cui essere fieri. Un mestiere bellissimo.

Loredana Farina

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