Lele Luzzati con il Palio di Siena, 2004 |
Sarà presentato oggi, 30 maggio alle ore 17,00, a Firenze, nel salone dell'Istituto degli Innocenti, il volume che Giorgio Macario ha dedicato alle sue Conversazioni con Lele. Frequentazioni durate molti anni. mentre Macario metteva su la sua sterminata collezione di oggetti luzzatiani, e riportate, quasi un taccuino di bordo o il verbale di un interrogatorio, perché non se ne perdesse memoria.
Forse tutte queste cose insieme e la stesura con cui Giorgio ci dà conto del formarsi di quella collezione mette in luce ora l’uno ora l’altro di questi aspetti.
Conosciamo Giorgio Macario da molti anni ma non lo sapevamo in questa veste di conservatore e catalogatore puntuale e preciso (le copertine e le illustrazioni per il Dramma, i disegni per i dischi Fonit Cetra, le riviste per Genova...); né sapevamo delle domeniche di ‘revisione’ e di verifica che hanno punteggiato il formarsi e consolidarsi della sua raccolta di memorabilia luzzatiane. E quindi siamo stati felici di leggere la ‘bella copia’ di quegli appunti di ‘relazione’; felici in maniera egoistica e interessata perché in quelle pagine scorrono continui ricordi, aneddoti, immagini, che richiamano anche a noi, attivato l’uso della memoria, il ritratto del Lele che avevamo conosciuto e amato.
Lele Luzzati Copertine per Il Dramma, 1949 |
I nomi che compaiono qua e là per le pagine, ora avanzando in proscenio ora ritirandosi in secondo piano sono quelli che, chi ha conosciuto Lele, può facilmente immaginarsi: Sergio Noberini, Flavio Costantini, Giorgio Bergami, Piera Gaudenzi, Leo Lionni, Sandro Cortesogno, Alfredo Meconi… e vengono ricordati aneddoti luzzatiani ‘classici’ (dall’incontro con Picasso, insieme al partigiano Marzo nella Costa azzurra dell’immediato dopoguerra, all’invio degli ‘zozzetti’, molto apprezzati da un cliente americano).
Lele Luzzati Copertina per Genova, 1955 |
Ma poi, nelle pagine di Macario, riconosciamo tutta intera l’umanità di Luzzati; quel suo ricordare e dimenticare tutto allo stesso tempo, la sua passione entusiasta per il ‘fare’ (nessun homo faber come lui, crediamo ci sia mai stato!) e il suo scarso interesse per la gestione e la conservazione del ‘già fatto’, quel suo andare sempre avanti, verso il prossimo progetto, tornando forse indietro, come si racconta molte volte, solo per andare ‘nell’altra stanza’ a vedere se, nel caos della sua disorganizzazione creativa e funzionale, fosse possibile trovare o recuperare un’altra illustrazione, la copertina di una rivista o di un disco, l’edizione straniera di un libro, che potesse dare il via ad un'altra tornata di aneddoti e ricordi.
Lele Luzzati Copertine di dischi Cetra, 1956 |
Giorgio Macario, Conversazioni con Lele, Quindici racconti e venti incontri con Emanuele Luzzati, YouCanPrint, 2013, euro 15,00
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