Mostra Gianini e Luzzati. Cartoni Animati
Torino, 23 gennaio - 12 maggio 2013
(dal comunicato stampa) La mostra, organizzata dal Museo
Nazionale del Cinema, è in calendario alla Mole Antonelliana dal 23 gennaio al
12 maggio 2013. Saranno presentati, per la prima volta, la maggior parte dei
materiali originali dei film tuttora esistenti: più di duecento personaggi,
bozzetti, scenografie, storyboard che testimoniano il processo creativo che ha
dato origine ad alcuni tra i capolavori del cinema d’animazione mondiale.
Federico Fellini descriveva il cinema di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati
plaudendone la fantasia figurativa, l’estro umoristico, il senso della fiaba e
le geniali soluzioni grafiche. Una sintesi puntuale dell’arte dei due animatori
che hanno creato uno stile personalissimo in cui il teatro, la poesia e il
disegno si legano mirabilmente in un cinema unico che valse loro anche due
candidature all’Oscar, per La Gazza Ladra del 1964 e per Pulcinella del 1973.
I carabinieri perduti
Andrea Rauch
Ho avuto la fortuna di frequentare per molti anni Lele Luzzati e possiedo, fortunato me, alcuni dei disegni-frames per i suoi cartoni
animati: ho un bellissimo Sarastro tratto dal Flauto magico (Isis und Osiris),
e i ‘tre fratelli’ che osservano il tappeto volante, che si libra, magico,
sopra uno dei fondali a pastello che Lele preparava per Giulio Gianini. I
personaggi si muovono snodati su quegli sfondi, legati e mossi da invisibile
filo da pesca. Una tecnica che Lele utilizzò anche spesso nei laboratori per
bambini e che gli permetteva di ‘velocizzare’, per quanto possibile, quel
lavoro infinito che è la preparazione di un cartone animato.
Sarastro da Il flauto magico, 1978 |
Antonella Abbatiello, che ha collaborato con Gianini e Luzzati per molti anni e che ha pubblicato un bellissimo ricordo nel catalogo della rassegna torinese (leggetelo qui nel blog di Topipittori) potrebbe raccontarci meglio quella tecnica e speriamo che vorrà farlo per noi.
I tre fratelli, 1979 |
Lele comunque usò quel modo di far collage anche per tutta la
sua opera grafica, a cominciare dai manifesti. Quando preparammo l’annuncio per
la grande festa di Pescia, inaugurale del Centenario di Pinocchio (settembre 1981), diretta da Tonino Conte per il Teatro della
Tosse, Lele ci
consegnò un Pinocchio volante: un gran bazar in cielo e in terra. La parte bassa del
manifesto era occupata da un collage con molti dei personaggi della storia tra
i quali i due carabinieri.
Nel particolare del manifesto si vedono le tracce chiare della colla, al posto dei carabinieri spariti |
Il manifesto fu stampato senza quel particolare e quando i piccoli carabinieri si ritrovarono furono incorniciati a parte e hanno fatto per anni
figura in una parete del nostro studio. Mi accorgo, adesso che ne scrivo, che,
complici forse i molti traslochi, è tanto tempo che non vedo più i miei carabinieri. Forse si sono persi di nuovo. O sono finiti in fondo a qualche cassetto
o tornati sotto il loro tavolo. È il destino inevitabile, forse, della
creatività disinvolta del grandissimo Lele Luzzati.
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