Aurora
C’era una volta un ombrello che vedeva che tutti quell’altri ombrelli, quando pioveva, andavano a coprire le persone. Lui non l’aveva mai fatto e disse: “Posso andare anch’io a coprire le persone!!!"
Ne coprì una e siccome quest’idea gli era piaciuta decise di coprire le persone tutti i giorni. Però il giorno dopo tornò a casa tutto bagnato e anche con un graffio perché era venuto anche un fulmine.
Decise di provare l’ultima volta e vide un fulmine ancora più grosso. S’impaurì, andò subito a casa e decise però che lo doveva fare per forza. Provò l’ultima volta e non erano venuti punti fulmini.
Così decise di farlo tutti i giorni ma siccome le persone senza ombrello non c’erano più, decise di coprire le rane.
Simone Frasca e i bambini della scuola per l'infanzia Gianni Rodari di Castelfranco di sopra |
L’illustratore racconta e disegna una sua storia. I bambini lo ascoltano divertiti, mettono continuamente bocca, dialogano con l’autore (che sta al gioco, anzi che lo suscita!), cercano e a volte impongono una loro versione personale della storia, introducono personaggi, raccordano i disegni con la loro esperienza giornaliera, con la loro mamma, con i loro gatti, con il giardino sotto casa, con quello che vedono alla televisione. Alla fine quello che il libro ha dato ai bambini è molto ma forse è di più quello che i bambini hanno dato al libro: una realtà nuova ed eccitante a misura ed esperienza di ciascuno.
Una mattinata a Castelfranco di Sopra, nella scuola per l'infanzia Gianni Rodari, con Simone Frasca e il suo libro Sono quello che mi pare!, ottimamente preparata, nei giorni precedenti, dalle maestre e dai bambini (farfalline, gatti, elefanti a seconda dell’età) che hanno reinventato e ridisegnato nuove avventure del papero-ombrello e della sua amica, la rana Pina.
Martina
Un ombrello di Simone venne al mio campo e si mise a giocare con tutti i miei gatti. Ma loro lo graffiarono e lui non tornò più.
Davide
C’era una volta un ombrello che prese la sua amica rana e la portò a fare un viaggio sulla nave.
Melissa
Un ombrello andò sulla spiaggia e fece un castello di sabbia.
Virginia
L’ombrello andò in Africa e si mise a giocare coi bambini nerini.
Che meraviglia la fantasia dei bambini....e che emozione vedere anche mio figlio in queste foto!
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