sabato 14 maggio 2011

La Biblioteca di Scandicci


La Biblioteca di Scandicci è funzionante, nella nuova sede, da appena più di due anni. Una vecchia scuola riattata (con una scelta intelligente di restauro, conserva nella facciata la dedica al Duca degli Abruzzi nella bella grafia lapidaria degli anni trenta) e perfettamente funzionale, in posizione centrale, nella main street che si snoda attraverso il centro storico della città e va a raggiungere le colline che portano alla Roveta e poi a Cerbaia e Montespertoli.


La Biblioteca ha, come parte integrante, una Biblioteca dei Ragazzi e tutti i servizi ormai essenziali per queste strutture: un auditorium per presentazioni di libri e piccole mostre, a volte significative e ghiotte, una vasta sezione di audiovisivi, sale di consultazione suddivise per fasce di età, percorsi particolari e progetti speciali. La Biblioteca dei Ragazzi ha un patrimonio di ottomila titoli circa in continua crescita e le operatrici (Patrizia de Pasquale e Cleopatra Monco, in primis) ci tengono a sottolineare quanto stretto sia il rapporto con la città e quanta attenzione ci sia stata e ci sia (anche al di là delle aspettative, se è vero che la Biblioteca ha un’utenza giornaliera di circa mille persone).


Pannelli di Guido Scarabottolo da Due scimmie in cucina, Topipittori

Un luogo quindi di studio, ma anche un luogo di accoglienza, arredato con le grandi immagini di Guido Scarabottolo, per quanto riguarda le sale per i più piccoli (quasi una ludoteca), di Gipi, per i giovani lettori più maturi, di Roberto Innocenti, per le proposte no fiction. In entrata un papero ‘a fumetti’ di Andrea Rauch che, con il suo lungo becco, indica la strada.
Nell’auditorum, abbiamo detto, piccole mostre: da quella di Massimo Bucchi, che aveva aperto le danze, a quella di Arianna Papini, da quella di Roberto Innocenti a quella di Guido Scarabottolo.

Long John Silver di Roberto Innocenti

Andrea Rauch (da George Herriman)

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