La Biblioteca pubblica di Sesto Fiorentino, intitolata a Ernesto Ragionieri, ha aperto la sua nuova sede nel dicembre dello scorso anno ed è ospitata nella bellissima villa della vecchia manifattura Ginori di Doccia. La Biblioteca ha un enorme e importante patrimonio storico ma quello che più ci interessa, in questo momento, è la sezione per i ragazzi che continua a essere impegnata in laboratori, intrattenimenti, attività ludiche e informative, mostre.
Simone Frasca, l’illustratore toscano sopratutto noto per le avventure di Bruno lo zozzo e del maiale Giovanni, ha disegnato il testimonial della sezione ragazzi, un libro-gatto che ha significativamente chiamato Doccino: una storia di gatti e di libri, appunto, di biblioteche, di avventure.
Lasciamo la parola a Simone: “La storia di Doccino è quella di un libro per bambini che, messo per errore nello scaffale sbagliato, scivola nello spazio fra i libri e il muro. Rischia di dimenticarsi e di essere dimenticato. Solo facendo appello a quello che è, alla sua Storia, il libro si salva, trasformandosi in un libro-gatto (era effettivamente un libro che parlava di gatti) e mettendo in fuga un topo smanioso di mangiarlo. Da quel momento il libro-gatto decide di esplorare il suo mondo (la Biblioteca) e per farlo salta di libro in libro. Odore di mare, un vascello che fende le onde, un'isola in lontananza, pirati… il libro-gatto ha attraversato il libro. Ma quando si attraversa una Storia non si resta uguali e nel momento in cui il libro-gatto tocca terra si trova in testa un berretto da pirata e una benda sull'occhio. Il gioco gli piace e passa tutta la notte saltando attraverso i libri diventando di volta in volta esploratore, astronauta, ballerino...”
La storia di Doccino, gatto e libro, è antefatto e giustificazione per la sua esistenza; quella di un disegno che diventa mille altri disegni, che si trasforma a seconda di chi legge e di cosa legge (e non sarà quindi un caso se le scuole materne ed elementari della zona sono invase, letteralmente, dal gatto-libro che, con le matite dei bambini, può diventare tutto quello che loro vogliono che sia).
È il potere dell’Immaginario e delle Storie, di come queste cambiano continuamente e come si trovano magicamente a interagire tra chi le legge e chi le ascolta.
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