27. Lia Levi. Giovanna e i suoi re
Il 18 aprile 1946 gli italiani scelsero la Repubblica e i Savoia partirono per l'esilio. Cominciava per l'Italia una storia nuova e diversa, senza più 'gli uomini neri' a contornare quella dinastia che non aveva dato al paese, in tempi recenti, nessun Cuor di Leone.
Con quali occhi un bambino avrebbe potuto vedere quei rivolgimenti epocali? Poteva capire cosa fosse un re e cosa fosse un presidente? Poteva avvertire la differenza tra monarchia e repubblica?
Lia Levi e Simone Tonucci, in occasione del 60° anniversario della nascita della Repubblica italiana prepararono, nel 2006, per Orecchio Acerbo, un libro che ci racconta la storia della bambina Giovanna, delle sue curiosità e dei suoi turbamenti al passaggio istituzionale.
Giovanna legge spesso libri di fiabe che parlano di re e di regine che possono far tutto e ordinare tutto a tutti (magari, suggerisce Lia Levi, anche di mangiare la minestra di pasta e patate che Giovanna proprio non sopporta!). Sono re che possono apparire di notte a passeggiare nella stanza di Giovanna ma in fondo lei sa che sono personaggi di fantasia.
Naturalmente noi conosciamo già lo scioglimento della storia. E quando finalmente sarà insediata la repubblica, nella stanza di Giovanna, di notte, non compariranno più re o regine ma uomini normali. Il presidente, i suoi ministri, le sue 'ministre'. E il presidente non potrà che somigliare al signor Alfonso, farmacista.
Una proposta che è apparsa felice non solo a noi. Carlo Azeglio Ciampi, allora presidente della Repubblica (quel signor Alfonso di cui parla Giovanna) fu sponsor autorevole del libro e si fece, allora, parte diligente per veicolarlo nelle scuole.
Lia Levi, Giovanna e i suoi re, illustrazioni di Simone Tonucci, Orecchio Acerbo, 2006, 12,00 euro.
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