giovedì 4 ottobre 2012

Cieli bambini


Quanti sono, in Italia, i poeti che hanno scritto per i bambini e i ragazzi negli ultimi anni. Da contare sulle punte di una mano, verrebbe da dire. Gianni Rodari, in primis, e poi Toti Scialoia, Nico Orengo, Giuseppe Pontremoli, Roberto Piumini, Pietro Formentini, Bruno Tognolini e Giusi Quarenghi tra i recenti. Non ci scorderemmo, in questo elenco, di Chiara Carminati e Elio Pecora, magari, con un po' di forzatura metteremmo nel bel numero anche Bruno Munari o Emanuele Luzzati. Siamo arrivati a dodici e noi non saremmo in grado di andare molto più in là.

In questa antologia fresca fresca di stampa (Cieli bambini, Secop, euro 22,00) Livio Sossi riesce a individuarne centosettanta. Sossi cataloga, inventaria e mette in fila i nonsense, le filastrocche, i giochi verbali, i rapporti tra lingua e immaginario, la canzone (tra gli autori Sergio Endrigo, Bruno Lauzi e Fabrizio De Andrè), ma anche la tradizione 'pascoliana' e intimistica.

Un repertorio forse disuguale per qualità ma comunque vivo e pieno di fermenti.
"Sono spazi, sono cieli ancora inesplorati - scrive Sossi nell'introduzione al volume -, ma sono cieli bambini, perché questi poeti ... hanno saputo esprimersi attraverso mezzi tecnici adeguati al pensiero del bambino. Con un 'orecchio acerbo', avrebbe detto Rodari."

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