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Arthur Rackham, illustrazione per Gulliver's Travels, 1909
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Nato a Londra nel 1867 e morto nel 1939, Arthur Rackham si trova nel passaggio, non solo temporale, tra XIX e XX secolo, tra austerità vittoriana, decorativismo liberty e sensibilità moderna. Con tutte le inevitabili tensioni e incertezze tra questi passaggi artistici ed epocali.
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Arthur Rackam, illustrazione per English Fairy Tales, 1918 |
Arthur Rackham è comunque, sempre, un disegnatore straordinario e, nelle centinaia di libri che venne a illustrare nel corso di una carriera prodigiosa, riuscì a costruire un proprio mondo di riferimento particolarissimo e quasi esclusivo, popolato in maniera soavemente invadente da elementi magici, dagli eroi della mitologia germanica e anglosassone, dai personaggi delle fiabe e della letteratura, classica o contemporanea, fusi sempre in una sorta di
new age ante litteram, con la natura che si anima e si contorce sotto i battiti d’ala e il frusciar delle vesti delle fatine, e gli sberleffi caricaturali degli gnomi.
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Arthur Rackam, illustrazione per Rip Wan Winkle, 1905 |
Un mondo neogotico particolarissimo, quello di Rackham, fatto di segni di penna nervosi e di colori delicati al limite del monocromatismo, lontano dalla rigida austerità di John Tenniel, ad esempio, (“Your delightful Alice – scrisse H. R. Robertson – is alive and makes by contrast Tenniel’s Alice look a stiff wooden puppet.”), teso magari a vestire Alice di una sensibilità nuova e diversa, di un tremore già adolescenziale e quasi impudico. L’Alice disegnata da Rackham nel 1907 non è più quella bimbetta petulante e antipatica, ma in fondo rassicurante, che Tenniel ci aveva affidato, e che ancor oggi è l’immagine più conosciuta e ‘vincente’ del personaggio di Lewis Carroll. Alice è qui una figura panica, sempre in contatto stretto, quasi simbiotico, con gli altri elementi della storia e dell’illustrazione, animali, foglie, funghi, alberi contorti, carte da gioco o altri oggetti di scena.
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Arthur Rackam, illustrazioni per Alice's Adventures in Wonderland, 1907 |
Dicevamo della straordinaria carriera del nostro e delle centinaia di libri che ebbe a illustrare: le fiabe dei
Grimm e di
Perrault, ma anche quelle di
Esopo, le
nursery rhymes inglesi di
Mother Goose, le leggende del ciclo di Artù, ma anche l’
Anello del Nibelungo, la letteratura classica (lo
Shakespeare del
Sogno di una notte d’estate, così congeniale alla sensibilità fiabesca dell’artista, ma anche quello corrusco e misterioso del
Macbeth) o i
Viaggi di Gulliver, le storie ‘americane’ di
Washington Irving (
Rip Van Winkle e
Sleepy Hollow), la letteratura a lui quasi contemporanea, dal
Canto di Natale di
Dickens ai racconti di
Edgar Allan Poe, quelli che sarebbero diventati i grandi classici della letteratura ‘per ragazzi’, dal già citato
Alice nel Paese delle Meraviglie, al
Vento tra i salici di
Kenneth Grahame, al
Peter Pan nei Giardini di Kensington di
James. M. Barrie.
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Arthur Rackham, illustrazioni per Peter Pan in Kensington Gardens, 1906 |
In un percorso di qualità sempre straordinariamente alta non c’è dubbio che proprio quest’ultimo titolo, il Peter Pan nei Giardini di Kensington, rappresenti una tappa importante e, quasi, esemplare. Peter Pan è il bambino che non vuole crescere, che è rimasto tra il Qua e il Là, mezzo bimbo e mezzo uccello, confuso con la natura dei Giardini, orchestra, con il suo flauto, per i balli notturni delle fate. Rackham, come si può capire, si muove qui sul suo terreno, e non si lascia certo sfuggire l’occasione per darci un ritratto indimenticabile della magia notturna dei Giardini, a cavallo tra fantasia poetica, ricerca del mistero, gusto del grottesco.
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Arthur Rackham, illustrazione per Peter Pan in Kensinton Gardens, 1906 |
C’è solo da rammaricarsi che il genio figurativo del più grande tra i cantori del piccolo popolo abbia dato la stura a tutte quelle melense e stucchevoli fatine con le alucce, sedute o non sedute su foglie e funghi, drappeggiate di veli o stracci che, in carta, plastica o terracotta, hanno invaso, inarrestabili, le bancarelle new age di ogni parte del mondo.
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Arthur Rackham, illustrazioni per A midsummer's Night Dream, 1930 |
Per saperne di più; James Hamilton, Arthur Rackham, a Life with Illustration, Pavilion Books, Londra, 1990.
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