Le dinamiche all’interno di un itinerario didattico sono parecchie e le variabili altrettanto numerose. Le scelte si intrecciano tra personalità e scelte dei docenti (anche della loro interrelazione), tra le proposte che dette scelte determinano (e che dovranno orientare il lavoro) ma, anche e forse di più, tra le personalità singole dei discenti, che non hanno mai lo stesso percorso formativo, la stessa storia individuale, gli stessi gusti e le stesse aspettative.
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Ars in fabula, giugno 2012 |
Tutto questo è abbastanza ovvio e ne eravamo ben consapevoli durante la settimana che abbiamo passato ad
Ars in Fabula, a Macerata, a ragionare di scelte editoriali, di percorsi e tecniche di illustrazione. La parte del
master che ci competeva (
e di cui abbiamo già parlato) era condotta da
Andrea Rauch, grafico,
editor di
Prìncipi & Princípi, e da
Roberto Innocenti, uno dei grandi maestri dell’illustrazione mondiale. Una seconda settimana di intervento sugli stessi temi è stata guidata dal fumettista
Mauro Cicarè.
Alla fine delle quasi cento ore di lavoro sui libri individuati (
La leggenda del santo bevitore di
Joseph Roth,
Il Cappotto di
Nicolaj Gogol,
Una modesta proposta di
Jonathan Swift) i diciassette allievi del
master hanno prodotto un numero rilevante di proposte e di tavole, le hanno approfondite, portate avanti, hanno valutato strade alternative, sperimentato tecniche diverse.
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Ars in fabula, giugno 2012 |
Qui sotto presentiamo una stringata antologia di disegni da cui quello che andiamo dicendo crediamo si evidenzi in maniera chiara. Le proposte ci appaiono diverse per qualità, tecnica, gradi di approfondimento. La prima diversità è, certo, nella scelta del titolo su cui lavorare. Scegliere è un atto apparentemente semplice, in realtà complesso perché mette in gioco i nostri gusti, la nostra formazione intellettuale, le preferenze individuali. Mette anche in gioco la propria abilità tecnica: il ‘conosci te stesso’ di ognuno lo porta inevitabilmente a preferire quello che è più vicino ai propri mezzi espressivi. Mezzi espressivi che non sono sempre gli stessi, che fluttuano in continuo divenire, e variano da allievo ad allievo. Così abbiamo visto sfilare sotto i nostri occhi matite nere e colorate, acquarelli, tempere, acrilici e
scraper board, senza dimenticare, anche se in questo caso minoritario, il computer. E gli stili? Diversissimi anch’essi, dai riferimenti fumettistici all’espressionismo, dalla metafisica al futurismo, alla
pop art, all’
underground. Certo, proposte tutte da approndire e precisare, qual più qual meno matura, ma il percorso è stato intrigante, a momenti addirittura eccitante. E ci auguriamo, proficuo.
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Il cappotto - Alessandro Acquista |
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La leggenda del santo bevitore - Cristina Chiappinelli |
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Una modesta proposta - Nataly Crollo |
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Una modesta proposta - Anna Forlati |
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Il cappotto - Catia Girolametti |
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La leggenda del santo bevitore - Sara Gitto |
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La leggenda del santa bevitore - Francesca Liardi |
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Il cappotto - Sandra Lizzio |
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Una modesta proposta - Cecilia Matteoli |
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Una modesta proposta - Maria Moya |
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Il cappotto - Elena Nuozzi |
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Il cappotto - Renata Otfinonska |
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Il cappotto - Mario Onnis |
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Una modesta proposta - Stefano Rini |
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La leggenda del santo bevitore - Michele Rocchetti |
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Una modesta proposta - Valentina Rossi |
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Il cappotto - Francesca Terzi |
Molto carine le illustrazioni di matteoli,moya,rini e rocchetti.
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