lunedì 2 aprile 2012

Il poeta della carta


Il mondo della carta, dei ritagli, delle fustelle, dei libri pop up, sempre magico e affascinante, può però essere declinato in modi assai diversi tra loro e ci sono esempi di piegature e tagli di carta dal tono ironico o umoristico, a volte funambolico e /o virtuosistico. Prove di pazienza, di abilità, ai limiti dello stupefacente e dell'impossibile. Katsumi Komagata, maestro indiscusso del genere, muove le forbici, la carta, le pieghe del libro in una maniera che non possiamo non definire 'poetica'.



Le stagioni del Piccolo albero o il rincorrersi in cielo delle Nuvole, con i loro giochi d'ombra, i colori tenui e, a volte, inesistenti, sono infatti pura poesia. E non sorprende certo che Komagata dichiari tra i suoi maestri ispiratori Bruno Munari e Leo Lionni che, in modi diversi, raccontarono le poetiche delle pieghe di carta e dei collages (oltre, naturalmente, alla magia della natura e al fascino che si nasconde sempre dentro le piccole cose), né può sorprendere che il nostro abbia lavorato a lungo con Katsumasa Nagai, uno dei grandi e riconosciuti maestri (insieme a Ikko Tanaka, Shigeo Fukuda, Yusaku Kamekura) della grafica giapponese moderna.


Manifesto di Katsumasa Nagai

Komagata tiene continuamenti seminari e workshop in ogni parte del mondo e ad uno degli ultimi, tenuto poche settimane fa a Milano per iniziativa dell'associazione Mi-Camera, ha partecipato Brunella Baldi che, affascinata come tutti dalla commovente personalità del maestro, ci ha inviato un resoconto, con molte immagini e poche parole, del laboratorio.


Insieme a Komagata
Brunella Baldi


... ecco un po' di foto e notizie del seminario con Komagata.
Cercherò di raccontarlo in poche e brevi frasi. È stata un'esperienza molto bella; Komagata ha il rigore giapponese in un cuore di bambino.
Il seminario è stato organizzato da Debbie Bibo che lavora all'interno di Mi-Camera, associazione che si occupa di fotografia, ma che ultimamente ha pensato a dedicarsi anche all'illustrazione.
Il corso iniziava venerdì pomeriggio,e continuava per tutte le giornate di sabato e domenica. 

Abbiamo lavorato sulle pieghe della carta e su tutto quello che si può ottenere partendo da delle forme semplici.

Ad esempio da un foglio piegato in tre parti con un triangolo rosso stampato sopra...



... si può arrivare a questo...


... a questo...


... oppure a questo...


... e ancora.


Poi abbiamo lavorato su una forma, sullo scambio della forma con un compagno di corso e sulla realizzazione di un'immagine. Ad esempio:



La cosa più incredibile era l'entusiasmo di Komagata ogni volta che scopriva-mostrava un nostro lavoro.


La domenica ci ha fatto lavorare ad occhi chiusi, piegare la carta, tagliare e costruire delle sculture...



Per finire ci ha fatto vedere il suo prossimo libro, creato dopo lo Tsunami che ha colpito il Giappone. Komagata si è emozionato moltissimo quando ce l'ha mostrato.



2 commenti:

  1. che bello vedere come da una forma, un colore...la nostra fantasia associa idee e movimento e come ognuno di noi è fantasticamente unico!

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  2. Non conoscevo questo genio della carta. E' meraviglioso, devo procurami qualche suo libro

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