La mamma, che le stava alle spalle, l’ha incitata a sbrigarsi perché, ha detto lei, dovevano vedere anche gli altri stand e dopo scegliere cosa la bimba avesse voluto comprare. Dopo qualche minuto la bambina è tornata e la scena si è ripetuta. Dopo una mezz’ora è tornata ancora, per la terza volta, a guardare quel libro che, in tutta evidenza, le piaceva parecchio, e la mamma non ha trovato di meglio che trascinarla via arpionandole il polso in una stretta ferrea.
Era chiaro che la scelta della bambina era definitiva, così come definitiva era la scelta della mamma. Le motivazioni dell’una e dell’altra non le sapremo mai ma la volontà dell’adulto si era soprapposta a quella del bambino cancellando la sua scelta e la sua determinazione. Abbiamo detestato quell’atto di prevaricazione, e non certo perché ci ha impedito di incassare i 14,00 euro del prezzo di copertina.
Perché dunque raccontare questo. Perché una giuria di adulti qualificati ha scelto i finalisti del Premio Sardegna per la letteratura per ragazzi, Siniscola 2012. Tra i quattro selezionati un nostro recente albo, La luna, una fiaba dei Fratelli Grimm, riscritta, illustrata ed edita da chi scrive questa nota.
Adesso la palla, secondo il regolamento del premio, è passata a una giuria dii bambini che dovranno dire la parola definitiva su quale dei quattro selezionati per la sezione albi
1. ''Prima c'era un fiore'' di Angela Nanetti e Pia Valentinis, Motta Junior;
2. ''La Luna'' di Andrea Rauch, Principi & Principi
3. ''Nidi di note'' di Bruno Tognolini, Paolo Fresu, Alessandro Sanna e Sonia Peana, Gallucci
4.''Per filo e per segno'' di Luisa Mattia e Vittoria Facchini, Donzelli
sia il loro preferito cui assegnare il superpremio. Una terribile e inesorabile giuria di piccoli lettori.
Sono personalmente curioso e impaurito (e credo che anche gli altri autori lo saranno altrettanto), perché l’esito è certo imprevedibile. Piaceranno questi libri oppure la scelta degli adulti giurati si è sovrapposta alla loro che avrebbero scelto e amato tutt’altro? Hanno saputo questi adulti, certo preparati ed esperti, ascoltare il loro 'orecchio acerbo', avrebbe detto Rodari, e tornare bambini per proporre la scelta giusta?
C’è una casistica infinita di libri che i bambini amano e gli adulti detestano, e viceversa.
Qualche adulto però ha ancora l’orecchio acerbo. Noi ci contiamo, anche se sappiamo esserci degli adulti che stringono il braccio della bambina per allontanarla dalla sua scelta, che non condividono, ma soprattutto che non capiscono.
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