martedì 12 luglio 2011

Gigli e Prìncipi a Mercantia


Mercantia è uno dei Festival di Teatro di strada più famosi e consolidati in Italia. Giunto ormai alla ventiquattresima edizione raccoglie, nello straordinario scenario medievale di Certaldo alta, un numero impressionante di teatranti, grandi e piccoli gruppi, canta e contastorie, burattinai, maghi, giocolieri, animatori. Gli spettacoli si inseguono e si scambiano con ritmo forsennato tra le vie e piazze, gli slarghi e i cortili del paese, dalle 8 del pomeriggio fino a notte fonda. E poi mostre, eventi vari e le bancarelle dei 'liberi artigiani' che offrono le loro 'mercantie' al pubblico e ai passanti. Una settimana accaldata (da mercoledi 13 a domenica 17 luglio), fitta di occasioni e appuntamenti: basta dare un'occhiata al programma per selezionare il proprio personale modo di godere il festival.


Due momenti dalle precedenti edizioni di Mercantia

Prìncipi & Princípi sarà presente a Mercantia per presentare la propria proposta editoriale e i suoi illustratori. Un fondo in via della Rena ospiterà i libri e una piccola mostra. Sarà anche l'occasione, e ne daremo conto in dettaglio fotografico nei prossimi giorni, per presentare Di cotte e di crude, un libro di filastrocche, racconti, aforismi, ultima fatica di Alessandro Gigli, contastorie 'storico', animatore instancabile del 'teatro si strada' (che lui comunque chiama ormai 'quarto teatro'), direttore artistico di Mercantia (ma anche di altri storici festival quali La luna è azzurra di San Miniato e Incanti e Banchi di Castelfiorentino).

Crude, cotte, raccontate, disegnate  
Testi di Alessandro Gigli, disegni di Andrea Rauch

Raccontare e disegnare il cibo è esigenza atavica, in certo senso archetipica. Alessandro Gigli racconta il cibo con storie, filastrocche, aforismi. Andrea Rauch le disegna con acquerelli fortemente sottolineati dal tratto nero. Entrambi compiono il gesto antico di esorcizzare la fame, evocano e affrontano lo spettro per rimuoverlo dalla coscienza. L’uomo ha paura della fame e ogni atto diventa quindi, in qualche modo, simbolico e rituale. Come nel sogno dello Zanni o nel paese di Bengodi di Calandrino il cibo è sempre visto, da Alessandro Gigli, in forma di montagna, di elencazione di ingredienti e portate. La fame, nelle sue storie, è spesso compilatoria, eccessiva, smodata.

Andrea Rauch segue il testo secondandone le metafore che, quasi ogni rigo, il testo stesso presenta. Evocazioni e suggestioni, diremmo, ma anche un genuino andamento popolare e ‘plebeo’, disegni ‘semplici’, dai colori squillanti, senza eccessive concessioni elitarie.


Un libro che rinfresca e rinnova l’ormai ventennale collaborazione tra Alessandro Gigli e Andrea Rauch che, agli inizi degli anni '90 avevano preparato, l'uno come fabulatore e burattinaio, l'altro come scenografo e disegnatore, uno dei grandi capolavori del teatro del '900, quell'Ubu Cocu che conclude il ciclo di Alfred Jarry dedicato al Padre Ubu e ai suoi sgangherati comprimari.



Alessandro Gigli anima il teatrino di Ubu cocu, 1990



Alessandro Gigli
Di crude e di cotte
Illustrazioni di Andrea Rauch
Euro 14,00

In libreria dal 28 luglio

4 commenti:

  1. che bello, anche le foto dello spettacolo su UBU COCU... se ne possono vedere, in qualche sito o archivio, altre immagini o esiste una pubblicazione o magari un video che ne conservi la memoria?
    grazie
    marco, illustratorteatrante

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Di Ubu Cocu esistono molte altre foto (all'epoca diapositive) e un libretto con il testo e le illustrazioni originali. Pensiamo di ristamparlo prossimamente insieme agli altri testi del ciclo di Ubu (Ubu Re e Ubu incatenato).

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  4. Ecco questa (della ristampa e delle foto) è una gran bella notizia, così come l'idea di affrontare tutto il ciclo del grande Jarry. Avanti tutta, Palotini!

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