lunedì 4 luglio 2011

Le avventure del Barone

Sabato 9 luglio, alla Libreria Cibrario di Acqui Terme, sarà inaugurata la mostra dei disegni che Libero Gozzini ha preparato per l'edizione delle Avventure del Barone di Münchausen. All'inaugurazione, fissata per le 7 del pomeriggio, sarà presente l'autore, che firmerà l'edizione del libro.


Il Barone di Münchausen è uno degli archetipi letterari più popolari della storia. Fanfarone, millantatore, grande intrattenitore, le sue mirabolanti storie sembrano raccontate apposta per radunare intorno al fuoco compagnie di allegri sfaccendati. E proprio questo, in sostanza, faceva il personaggio storico, popolarissimo, nella seconda metà del settecento, per i suoi racconti mirabolanti e le sue fanfaronate.
Il Barone di Münchausen (Karl Friedrich Hieronymus  vissuto tra il 1720 e il 1797), raccontava infatti, tra le altre storie conviviali per cui era diventato famoso, di un suo viaggio sulla Luna, di un volo a cavallo di una palla di cannone e del suo uscire incolume dalle sabbie mobili tirandosi fuori per i propri capelli. Tre soli esempi tra quelli che andranno a formare la ‘leggenda’ del Barone e che furono messi a stampa, in forma anonima, nel 1781 a Londra e poi, in edizione accresciuta nel 1786 da Rudolph Eric Raspe.

Da quel momento le avventure di Münchausen (il millantatore, il mitomane, il ballista, il compagnone, l’anima della festa…) prendono il largo e vengono raccontate e riraccontate in lungo e in largo per l’Europa, con variazioni, aggiunte, integrazioni. Alla leggenda di Münchausen contribuiscono anche i grandi artisti che, nel corso dei secoli, ne hanno commentato visivamente le peripezie, da Franz Gottfried a Gustave Doré (illustrazioni), da Georges Meliés a Terry Gilliam (cinema).

Libero Gozzini alla Fiera di Bologna, 2011
Come si inserisce, allora, Libero Gozzini, in questa tradizione. Da par suo, verrebbe da dire, con la consueta leggerezza e l’understatement che lo caratterizzano sempre nel suo lavoro di illustratore. Libero riporta le storie di un grande classico del settecento alla tecnica e allo stile grafico dei nostri giorni apparendo, al tempo stesso, completamente classico e del tutto moderno, senza tentennamenti o incertezze o indulgenze, né verso il passato né verso l’attualità. Cosa si vuol dire? Che la maestria con cui Gozzini controlla la materia dei suoi disegni è ‘classicamente’ fuori del tempo, di ogni tempo, ma anche e comunque, oggi, del tutto moderna e attuale. Con in più un pizzico di cordialità e di humour, che certo non fa male.

In attesa di dare alle stampe la versione di Peter Pan e Wendy, che Libero ha già preparato per la Scuola del fumetto e che noi riproporremo nella Piccola Biblioteca dell’Immaginario in autunno, questo Barone di Münchausen ci mostra come sia possibile dare nuova veste ai classici, con leggerezza e quasi con nonchalance, come dicevamo all’inizio. Certo è necessaria la mano e l’arte di un grande illustratore. Libero Gozzini, appunto.


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