50 illustratori, 50 disegni per i 50 anni dalla pubblicazione di Where the wild things are di Maurice Sendak, il libro che più di ogni altro ha cambiato il modo di disegnare e scrivere un picture book e di concepire e capire il mondo misterioso e forse inconoscibile dell'infanzia. Cinquanta illustratori che si confrontano con il mito di quel libro epocale e ci raccontano quale sia il loro 'mostro selvaggio', la loro paura, la loro angoscia infantile.
La mostra, in significativa coincidenza con il primo anno dalla scomparsa di Maurice Sendak, è stata curata da Eros Miari, Francesca Archinto e Gabriela Zucchini e sarà visitabile a Torino dal 9 maggio presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Il catalogo, in corso di stampa, si deve a Babalibri.
Gianni De Conno
Mostro selvaggio?
Chi è il selvaggio? Chi è il mostro?
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Brunella Baldi
In fondo alle scale si apriva la porta della cantina. Quando le scendevo per andare a prendere qualche cosa arrivavo tranquilla, prendevo quello che serviva e poi, nel momento di spengere la luce, sentivo la paura salire dallo stomaco. Mi aspettavo sempre che un qualcosa di sconosciuto sbucasse da quel buco nero. Risalivo correndo le scale, non sapendo se il battito del mio cuore era dovuto più alla corsa o alla paura. Qualche anno dopo, scoprire i mostri di Sendak mi ha riempito di gioia. Vorrei poter tornarein fondo a quelle scale, spengere la luce e incontrarne uno.
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Di questo libro inconsciamente mi ha sempre affascinato la narrazione semplice
e sintetica, non didascalica, il racconto per immagini di un momento di vita
e crescita libero da stereotipi e spiegazioni.
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Franco Matticchio
Come ogni mostro che si rispetti anche i mostri di Sendak
sono buffi, goffi, paffuti e pelosi.
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Arianna Papini
Mi sento da sempre mostro selvaggio. Nel mio lavoro posso stare con i bambini,
sporcarmi, sedermi per terra, esprimermi con parole e colori liberamente.
Diceva Maurice Sendak “io non scrivo per adulti e non scrivo per bambini, scrivo
e basta!”, anche per me è così. E anch’io come lui ho necessità di narrare la vita
attraverso parole e immagini. Quando se n’è volato via ho creduto che fosse approdato nel suo paese dei mostri selvaggi. Lui, come me, abitava il luogo incantato della narrazione, trovando lì le risposte ai grandi temi della vita.
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Sonia Maria Luce Possentini
Quando da piccola me ne andavo nel mio letto e cercavo di dormire, spuntavano
mostri come ombre sulla porta e sul muro della mia camera… La casa era vecchia
e i rumori nel silenzio divenivano boati, le ombre diventavano grandi e minacciose.
Avrei voluto gridare “a cuccia” e domarli fissandoli negli occhi gialli…
un po’ forse ci sono riuscita… A volte oggi, li penso in chissà quale altro pianeta,
non molto lontano da me, da noi.
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Andrea Rauch
Maurice Sendak ci ha insegnato a non aver paura del ‘mostro selvaggio’ che è dentro
di noi e che, spesso, vuole uscire allo scoperto. Perché i mostri di cui ognuno
di noi è re sono la nostra creatività, la fantasia, la voglia di essere sempre nuovi
e diversi. Di vivere in maniera più intensa. Selvaggiamente.
Eros Miari... un refuso
RispondiEliminaOps... correggiamo con tante scuse!
Eliminami piace tutto questo selvaggiare!!
RispondiEliminaLa rabbia della solitudine, la solitudine dell'incompreso, l'incompreso che promuove il cambiamento laggiù, in un'isola onirica, dove i sentimenti e le emozioni hanno il coraggio di essere loro stessi. Selvaggi. Luca Ganz.
RispondiEliminadove si può comrare il catalogo? grazie mille :-)
RispondiEliminaIl catalogo è edito da Babalibri e crediamo che presto sarà in libreria.
EliminaAltrimenti chiedere all'editore.