martedì 8 maggio 2012

Addio a Maurice Sendak

Di Maurice Sendak, che se n’è andato oggi a 83 anni, si è detto e scritto, e ancor più si dirà e scriverà negli anni a venire, quando la sua figura straordinaria di anticipatore e ‘cantore’ della complessità e della ‘difficoltà’ dell’infanzia sarà definitivamente consegnata alla storia dell’arte e della società. Di lui oggi possiamo riandare alla grandezza dell’artista, ma anche all'eleganza, al riserbo e alla discrezione dell'uomo.

Maurice Sendak

(Andrea Rauch) Mi si consenta un ricordo personale. Nel 1987 ebbi la fortuna di progettare, per il Salon du Livre de Montreuil la sua grande mostra antologica, Autour de Maurice Sendak.

Paola Vassall
i e Michéle Cochet, le curatrici dell’esposizione, avevano pensato una struttura scenografica della mostra che rappresentasse la casa dell’artista attraverso le cui stanze entrare nel suo immaginario. Fu un lavoro complesso ma esaltante.
La mostra, dopo Montreuil, fu presentata anche a Bologna e andò ad occupare, nella primavera del 1988, un intero padiglione della Fiera del Libro per ragazzi.
In quella sede l’antologica fu visitata anche da Sendak, che non l’aveva vista a Montreuil. L’artista si aggirò per il percorso, quattrocento metri quadrati di scenografia, silenzioso e attento. Alla fine della visita mi mise una mano sulla spalla e disse testualmente: «Oh, an hard work!»
Quelle tre parole, quattro considerando anche l’oh, furono tutta la conversazione che riuscii ad avere con il più grande illustratore di libri per bambini della nostra epoca. Ciao, grande, irripetibile, unico!

Autour de Maurice Sendak, 1987

Autour de Maurice Sendak, 1987

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