“Siamo un po’ disorientati da questa doppia pagina, ci sembra che manchino alcune parti della bambina e dei gabbiani. È corretto? Abbiamo verificato con il nostro fornitore, il distributore e un’altra libreria, ma le copie di magazzino sono sempre uguali alla nostra. Ci è sfuggito qualcosa o la tipografia ha commesso un errore?” (Suzy Lee, La trilogia del limite)
Suzy Lee, L'Onda, Corraini, 2008 |
La domanda era certo legittima e permette all’autrice di lanciarsi in una ricognizione acuta e approfondita delle ragioni della sua opera e, poi, delle ragioni stesse, tout court, del ‘libro illustrato’.
Ed è una riflessione così puntuale e seducente che verrebbe voglia di rinunciare ad ogni commento per rimandare, in toto, al testo del libro (Suzy Lee, La Trilogia del Limite); ogni parola, ogni frase, ogni esempio, ci appaiono infatti così necessari che senza l’uno o l’altro di essi il castello costruito da Suzy Lee stenterebbe a stare in piedi: un po’ come la ‘mappa dell’impero in scala 1/1’ di cui parlavano anni fa Borges ed Eco e che, proprio per la sua scala, verrebbe a coincidere con la realtà e sarebbe, di conseguenza, irrappresentabile.
Suzy Lee, L'Onda, Corraini, 2008 |
La trilogia cui fa riferimento il titolo del libro si compone di tre albi recenti della disegnatrice coreana (Mirror, L’Onda, L’Ombra), tutti pubblicati in Italia da Corraini, che firma anche Il limite… Tre albi che raccontano una loro storia, certo, ma che, insieme, sono una grande metafora sulla realtà, l’immaginazione e il sogno, calibrata sulle caratteristiche tecniche dei singoli libri (carta, legatura ecc.) che diventano parte essenziale del racconto complessivo e che sono, proprio per questo, irrinunciabili.
Vale però la pena di rispondere subito alla domanda che poneva il libraio qualche rigo sopra. Non c’era errore, naturalmente, e la spiegazione della singolarità della cosa è anche la chiave di volta per capire, se non tutto, qualcosa del processo di progettazione e di lavoro dell’autrice.
Suzy Lee, L'Onda, Corraini, 2008 |
Suzy Lee, L'Onda, Corraini, 2008 |
Nella pagina di sinistra de l’Onda, quindi, c’è lo spazio della bambina che gioca sulla sabbia e in quella di destra lo spazio del mare che si frange nel bagnasciuga ma che non ‘schizza’ mai nella pagina a fronte. Quando l’onda riesce finalmente a entrare nello spazio della bambina ci sarà un percettibile cambio di registro. Gli ambienti si sono mescolati e si potrebbe dire che l’immaginazione ha fatto breccia nella realtà e l’ha ‘contaminata’. Qualcosa è, in ogni caso, decisamente cambiato.
Storia minima e senza parole, ma Suzy Lee ci conduce per mano tavola dopo tavola dandoci una specie di 'guida breve' alla lettura, chiosando e precisando ogni particolare di ogni singola tavola, nel gioco continuo dei rimandi dall’una altra pagina del libro. Ci invita a guardare meglio e quindi a capire meglio, ci chiede di entrare a far parte della storia, di trovare il nostro posto nelle pagine, nella realtà o nell’immaginazione, o anche in quello che ‘crediamo’ sia realtà, o in quello che crediamo sia ‘immaginazione’. Violando o rispettando, continuamente, ‘i limiti’.
Suzy Lee, Mirror, Corraini, 2003 |
Suzy Lee, Ombra, Corraini, 2010 |
Suzy Lee, Ombra, Corraini, 2010 |
Suzy Lee, La Trilogia del Limite, pagine 176, Corraini 2012, euro 20,00.
Grazie Andrea di questa magnifica lettura... di prima mattina mette proprio bene!
RispondiEliminaEh … davvero interessante. Grazie
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