lunedì 8 ottobre 2012

La Storia, la carta, i pennini, i colori ed altro...

Roberto Innocenti è uno dei più importanti illustratori del mondo. Unico disegnatore italiano ad aver vinto l'Ibby Andersen Award, lo abbiamo presentato più volte in questo stesso blog
Monica Monachesi, direttrice artistica della mostra Le immagini della Fantasia di Sarmede, giunta quest'anno alla 30a edizione, ce ne offre uno spaccato particolare, seguendolo passo passo, immagine per immagine, durante la settimana di workshop che Roberto  ha tenuto a Sarmede a metà settembre, in qualche modo preparatorio della mostra che si terrà a fine ottobre e che vede appunto il Maestro come ospite d'onore.


Vedere, cioè comprendere, una storia; cioè la Storia
Monica Monachesi, consulente artistico Le immagini della Fantasia

La storia degli uomini è fatta di incontri e di scontri, di civiltà e di guerra, di delicatezza e di violenza, di nascita e di morte.
Tutte parole grandi che sono state raccontate da Roberto Innocenti in modi diversi, in libri progettati come un’opera architettonica del pensiero, ancor prima che della visione.
Raccontare: prima di ascoltarlo raccontare le sue storie davanti ai suoi allievi, non avevo compreso la reale importanza di questa parola per questo autore, sebbene conoscessi le sue illustrazioni e i suoi libri e avessi più volte avuto l’occasione di parlare con lui, anche in occasione della collaborazione con il Concorso Tapirulan del 2011.


A Sàrmede, circa un mese fa, dal 10 al 15 settembre, Roberto Innocenti ha tenuto un corso di illustrazione nell’ambito della programmazione della Scuola Internazionale.
La cornice bellissima del paesaggio si poteva gustare sin dalla mattina presto.
Poi, una breve passeggiata per arrivare a Rugolo faceva cominciare bene la giornata.


Ho ascoltato il Maestro il primo giorno e poi sono tornata per alcuni momenti, ma ho conosciuto tutti gli allievi e cercherò di raccontare che cosa è successo in quei giorni.

La prima giornata Roberto Innocenti la dedica proprio a raccontare i suoi libri e a raccontarsi.
Con il libro in mano e con le immagini proiettate sullo schermo, eccolo davanti a noi a snocciolare i motivi della nascita di ogni libro, le modalità narrative scelte, solo qualche breve accenno alle tecniche.

Prima di tutto c’è il racconto, nel desiderio di dire qualcosa di importante attraverso un libro illustrato, o di far appassionare il lettore tanto da riportarlo ad altri racconti ancora.
Si capisce immediatamente che grande lettore sia lui stesso, come gli interessi comprendere la psicologia di ciascun personaggio e analizzare le caratteristiche dei luoghi e delle epoche, studiando paesaggi e architetture in ogni dettaglio e riflettendo sui dati della vita materiale e spirituale.

Roberto innocenti è “un pezzo di storia che cammina” (questo me lo ha detto Giuseppe Vitale, illustratore tra gli allievi del corso) e penso che sia efficace citare questa bella definizione per trasmettere il clima creato in quei giorni dalla presenza di questo Maestro.
Nonostante alcune sue considerazioni piuttosto pessimistiche riguardo allo stato attuale della professione dell’illustratore, (e c’è poco da dargli torto sotto vari aspetti) non ci scoraggiamo, ma restiamo colpiti piuttosto dalla sua passione e dalla sua competenza.
Impegno, dedizione e nostalgia, odio profondo per l’ingiustizia.



Il tempo passa e nemmeno ce ne accorgiamo. Ma fanno capolino dal tavolo... i fogli dello stoyboard di Cappuccetto rosso e giustamente qualcuno si mette a guardarli.



Sembrerebbero già perfetti così!


Poi c'è un mucchietto di fogli da lucido disegnati... ecco che il Maestro si mette all'opera.



Si tratta niente di meno che dei disegni su lucido da cui è partito per realizzare molte delle illustrazioni  appena analizzate.
E ci mostra come le trasferisce sul foglio...


... come inchiostra il segno col pennino...


... o col rapidograf mettendo già il chiaroscuro,..


... poi si passa al pennello, con acquerelli liquidi.




"Però capite, ragazzi, che se non c'è la carta giusta..."
Il problema che ci sottopone è la scomparsa della tipologia di carta che gli permette di lavorare come ha sempre fatto. Ci dimostra come il colore ‘resti fermo’ sulle carte ora reperibili e non sia più possibile continuare a lavorarlo per ottenere gradazioni cromatiche, questione per nulla secondaria che ci appare in tutta evidenza.
Certo, ci sono altre modalità, altre tecniche, ma la sua preferita, appena terminerà la sua scorta di carta non potrà più praticarla, a meno che qualcuno non riesca a produrla nuovamente!

Ora però si torna alle proprie postazioni e si comincia a lavorare sullo storyboard.
Il corso si Intitola "Il cortile" e ogni allievo è invitato a immaginare il suo.

C'è chi si impegna in esercizi di prospettiva,


... chi si confronta col Maestro su acquerelli e inchiostri, su pennini e pennelli,


... chi ha pensato storie complesse e ha molto da fare.


Ma il Maestro è sempre vicino a tutti, osserva, segue, consiglia.
Questi sono i momenti più preziosi ed è meglio che io stia in silenzio.





C'è anche chi chiede un'opinione sulla sua ultima, recentissima fatica.



Verso la fine del corso, ecco un 'premio' straordinario: arrivano a Sàrmede gli originali selezionati per la Mostra Le immagini della fantasia - l'ospite d'onore della 30ma edizione è, appunto, Roberto Innocenti.
Vi lascio alle immagini di questo momento e alle parole degli allievi che si possono riassumere così: grazie Roberto!
Ma leggete anche le parole che hanno scritto riguardo a questo incontro...




Parola di allievo

Sono gli originali delle illustrazioni sulle quali ho così tante volte consumato lo sguardo perdendomi nell'osservazione delle pagine dei suoi libri. Roberto, generosamente, le affida alle nostre mani, ci lascia respirare a pochi centimetri da quei capolavori e risponde alle nostre domande. Ci spiega il perchè di una scelta stilistica, di un tocco di pennello, di un effetto di luce. Ci racconta aneddoti e curiosità, e noi ci perdiamo tra le sue parole e i suoi colori.
Le illustrazioni di Pinocchio, la favolosa copertina coi due gendarmi, le stradine nevicate de Il Canto di Natale, le atmosfere magiche de La casa del tempo o la frivolezza anni Venti della sua Cenerentola; le ho avute tutte tra le mani, per qualche attimo!
Marta Farina

Ancora prima di conoscerlo mi ha meravigliato l’elenco del materiale per il corso, era scritto a mano e corredato da disegni di chiarimento; anche questo dettaglio si può considerare una straordinaria lezione suggerita dalla sua grande esperienza – sarò bizzarra ma ho stampato l’elenco e me lo sono fatta autografare!
Il nostro gruppo, particolarmente eterogeneo, ha trovato un Maestro rispettoso di ciascuna forma espressiva e ha avuto considerazione di tutte le personalità presenti senza mai imporre il proprio stile.
Ho apprezzato che ci abbia portato in anteprima i suoi lavori per la mostra, ha aperto la cartella e ce li ha lasciati esaminare. Pensavo che un così grande illustratore tenesse i suoi disegni sotto vetro. Contrariamente era felice di mostrarci gli originali e ci ha spiegato ogni piccolo dettaglio e qualche trucco tecnico.
Mitty




Per noi giovani artisti è importante il contatto coi migliori professionisti del settore, e il Maestro Roberto Innocenti lo era assolutamente. La possibilità di avvicinarsi, parlare e interagire con lui ed essere ispirati dalla sua esperienza è stato qualcosa di prezioso, senza contare l'importanza della collaborazione e lo scambio di esperienze tra studenti
Angelo Minoru Kawajiri

Un cavaliere di altri tempi, genuino, generoso, rigoroso, infaticabile, entusiasta. Non si è risparmiato nel darci consigli e insegnamenti, nel raccontare il suo percorso. Vederlo all'opera è profondamente utile: mette a disposizione il suo sapere con grande generosità.
Vicino a lui capisci quanto è lungo il cammino, e ti viene voglia di correre più forte,
Lorella Alessandria

Esperienza umana davvero profonda, ho imparato la pazienza, la diligenza, l’entusiasmo di raccontare le cose.
Giuseppe Vitale

Innocenti si dà con tenerezza a tutti coloro che hanno il piacere di ascoltarlo o di imparare qualcosa dalla sua esperienza. Come le sue illustrazioni è indagatore della realtà, semplice o ricca che sia. Ci ha offerto una lezione di vita, e anche d’illustrazione, ovviamente, e ci ha lasciato la libertà di essere totalmente noi stessi. Tornata a casa mi sono messa a lavorare per il concorso Tapirulan, che conoscevo, ma non trovavo la determinazione per affrontarlo.
Fabiola Binelli

Un Maestro paziente e concreto.
Ho apprezzato il suo modo tranquillo e semplice di presentare il proprio lavoro. Ha saputo trasmettere il valore dello studio e della progettazione senza togliere però importanza alla freschezza dell'intuito, alla libertà personale e all'improvvisazione, gestita con intelligenza.
La riflessione su come rivolgersi ai più piccoli senza banalizzare il linguaggio figurativo e anzi arricchirlo e renderlo stimolante mi è sembrata importante.
Claudio Fabris

Grazie Maestro per averci aperto le porte della tua conoscenza ed averci insegnato l'importanza di un lavoro duro, faticoso ed intenso.
Chiara Padovan

Una settimana indimenticabile, disegno e impegno giornaliero mi hanno fatto crescere. Grazie Roberto!
Arianna Fastro

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