domenica 28 ottobre 2012

Gran festa della fantasia

Per celebrare degnamente l'apertura a Sarmede, sabato 27 ottobre, nel tardo pomeriggio, della Casa della fantasia, ci vorrebbe la penna di uno di quei redattori di cronaca mondana capaci di descrivere l'eccezionalità dell'evento, le acconciature e i vestiti delle signore, la presenza delle autorità significative, la ricchezza del buffet.




Niente di tutto questo, naturalmente, sia perché non abbiamo una 'penna' adeguata sia perché i molti partecipanti erano presenti per 'vedere' e non per 'essere visti' e le 'personalità' sul posto erano sopratutto gli operatori culturali artefici dell'evento e gli artisti che esponevano le loro opere nella gigantesca mostra inaugurale, Le immagini della fantasia, kermesse giunta quest'anno alla 30a edizione.

Autori in jeans e casual, certo, molto poco formali ma attentissimi a scambiarsi opinioni, ad additare ai colleghi le proprie opere, a commentarle appassionati e divertiti, mentre il pubblico, sciamando attento, affollava curioso le belle sale luminose e il grande book shop.



In attesa dell'inaugurazione, e prima che le autorità (sì, c'erano anche loro!) compitassero i loro discorsetti introduttivi, due bravissimi musicisti si sono esibiti dal grande affaccio panoramico che dà sulla piazza, quasi un open space in continuità con la vita quotidiana del paese, rendendo l'attesa, via via che la piazza stessa si riempiva, meno infreddolita e noiosa. Poi, dopo la cerimonia e la visita alla mostra (dovremo tornarci, perché i molti visitatori rendevano difficile vedere e godere appieno delle moltissime opere esposte), tutti in trattoria per la cena ufficiale che, per i molti brindisi, l'ottimo cibo, la soddisfazione che si leggeva nei volti degli organizzatori (Wanda, Leo, Ketty, Monica e Giulia, e ci scuserete se dimentichiamo qualcuno!) somigliava tanto a quei festosi matrimoni di provincia che hanno tanta parte nelle nostre nostalgie epocali.

Insistendo nel paragone si potrà dunque dire che la sposa festeggiata (la nuova Casa della Fantasia) aveva sabato sera un aspetto radioso (le opere in mostra), un bellissimo vestito e un maquillage all'altezza (l'allestimento e la grafica della mostra stessa, sobri ed eleganti, esaurienti e piacevoli). Non abbiamo individuato chi, nella nostra metafora, potesse essere lo sposo, ma di certo tutti gli invitati avrebbero voluto baciare una sposina così graziosa e avvenente.

Fuor di metafora si può comunque affermare che alla fine anche l'illustrazione italiana, oggi, ha un luogo, stabile, di grande prestigio ed eleganza, dove esporre se stessa, mettersi comoda, confrontarsi, lavorare. Buona fortuna, Sarmede! Buon viaggio, Casa!






2 commenti:

  1. Mi unisco al tuo entusiasmo, sottolineando nuovamente l'impeccabile organizzazione, l’altissimo livello delle opere in mostra, e l’ottima cena gustata tra amici e colleghi. È stato bello rivedersi tutti! Carolina

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