martedì 20 dicembre 2011

Silenziosa, rumorosa Sara


Nella sua cospicua bibliografia di illustratrice (oltre cento i titoli da lei pubblicati), Chiara Carrer non si è certo dedicata solo a soggetti facili o anonimamente consolatori, ma spesso ha preso, metaforicamente, il toro per le corna e si è cimentata su temi che in genere, per difficoltà di approccio, a volte per pudore, non vengono trattati spesso nei libri per l’infanzia.

Ricorderete che per i nostri tipi era uscito, nella scorsa primavera, Il dono di Alma, un racconto di Federica Iacobelli sui bambini in affido. Un recente passaggio fiorentino di Chiara, alla libreria Cuccumeo, ci ha fatto riscoprire un titolo, uscito alla fine dello scorso anno per Kalandraka, che si muove su una lunghezza d’onda analoga. È un testo di Marco Berrettoni Carrara e tratta del rapporto non certo facile tra l’io narrante e la sorella, Sara, affetta da una forma di autismo.


La presenza di Sara in famiglia è silenziosa e rumorosa. Lei è assente o affettuosa; persa nei suoi silenzi e nel suo mondo interiore. Mette in imbarazzo e a volte “fa quasi paura”. Sara è sempre sola e assente, imperscrutabile, lontana.


Le illustrazioni di Chiara Carrer si muovono all’interno del libro cercando una chiave per penetrare in una zona d'ombra astratta, quasi impossibile da decifrare. Sara si sovrappone alla carta da parati che occupa molte delle tavole, si mimetizza in esse, vien fuori misteriosa, timida o aggressiva, dolcissima o scostante, ritaglio di carta, anche lei, in una metafora fatta essa stessa di carta.


Vorremmo capire più a fondo il mondo di Sara, il suo fissare nel vuoto; vorremmo avvicinarci di più, ma non ci riesce il fratello protagonista e figuriamoci se possiamo riuscirci noi, cui non resta altro che far proprie le parole finali dell’albo: “Sara non somiglia a nessuno. Credi che esistano due pietre, due cani, due foglie o due persone uguali?

È non è, di Marco Berrettoni Carrara e Chiara Carrer, Kalandraka, 2010, euro 14,00.

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