sabato 3 dicembre 2011

Il signor Stella va a scuola

Chi è il Signor Stella, che con il suo cappottone a lisca di pesce si aggira per il cielo (naturalmente stellato) e per la terra che attende un suo gesto di giocosa creazione?
 
È un mago, un giullare, un musicista che suona la sua serenata alla luna, che insegna al bambino (o è un angioletto?) a far crescere le piante e i fiori? 
Oppure è un personaggio surreale che attende le parole di una mamma, di una nonna, di un papà, per narrare la sua storia al bambino che vuol sentirla prima di dormire? 
È il protagonista magico di una storia magica?
 
Chi è il Signor Stella?


Chiunque abbia mai disegnato, anche solo poggiato un lapis su un foglio di carta, sa quanto la superfice bianca e vuota spaventi. È un luogo infinito, senza confini, che immaginiamo pieno di possibilità inesplorate e che però non sempre sappiamo affrontare. Vedere il foglio bianco steso davanti a noi può mettere le vertigini.
Però qualcosa, ad un certo punto accende la fantasia; può essere una parola, l’accenno di una storia, la visione fuggevole di un’altra immagine. Allora il foglio bianco non è più una sterminata prateria dove possono aggirarsi sconosciuti nemici ma il prato sottocasa, familiare e amico.



Un libro magico e misterioso come il Signor Stella può essere uno degli eccipienti possibili di ogni immaginazione, il cerino che accende e suscita nuove storie. E se Anna Curti lo porta in giro per le scuole (le foto e le storie che pubblichiamo in questo post si riferiscono ai laboratori tenuti alla Biblioteca Geisser di Torino con i bambini della Quarta elementare della scuola Gaspare Gozzi; il tutto nel quadro degli incontri di Tantestorie ) l’epopea quasi iniziatica del bambino-angioletto e del suo amico Stella diventa l’inizio fascinoso di mille altre storie (come quella che ci racconta Ada che immagina il Signor Stella e il suo gemello andare in Africa, consolare una bambina che sta piangendo perché esclusa dai giochi e, alla fine, creare la comunità di bambini “più grande del mondo”).






Il Signor Stella è comunque un personaggio crepuscolare, silenzioso e le storie che i bambini gli cuciono addosso sono anch’esse poetiche, lievi, crepuscolari. Anna Curti è torinese e ci salta alla penna una similitudine ovvia, affettuosa: quasi da libro Cuore.


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