domenica 23 settembre 2012

Il grande cane torna a L'Aquila

Quando Francesca Capelli e Brunella Baldi ci proposero, ormai più di due anni fa, Il grande cane nella città fantasma, l'emozione per i fatti connessi al terremoto che aveva colpito L'Aquila era ancora ben viva: le difficoltà, i lutti, la disperazione di quella gente erano in primissimo piano e non potevamo quindi che sposare, con l'entusiasmo della necessità, quell'iniziativa editoriale.

Oggi, passato il tempo e sedimentata l'emozione, è forse tempo di 'tornare' a L'Aquila e l'occasione ci viene fornita dalla mostra di libri per ragazzi Liber L'Aquila, che inaugura giovedi 27 ottobre nel nuovo Auditorium della città. Presenteremo di nuovo quel libro e, nell'occasione, abbiamo chiesto a Francesca Capelli, impossibilitata a partecipare all'evento perché da qualche mese in Argentina, una nota di saluto ai ragazzi che saranno presenti. La pubblichiamo di seguito.

Francesca Capelli, Brunella Baldi, Il grande cane nella città fantasma

Una seconda possibilità
Francesca Capelli


Carissimi ragazzi,

sarebbe stato bello, per me, essere all’Aquila con voi ancora una volta. È stato infatti durante un viaggio nella vostra città che è nato questo libro. Era ottobre 2009, ero appena arrivata e mi aveva colpito la quantità di cani che vagavano per le strade – le poche aperte dove si poteva circolare – in cerca della compagnia dell’uomo. Tra tutti, mi colpì un grande cane grigio, che assomigliava tanto a quello del mio racconto. Gli portai un po’ di pane secco ma lui, anziché mangiarlo, allungò una zampa per chiedermi una coccola.


Francesca Capelli, Brunella Baldi, Il grande cane nella città fantasma

Quell’immagine mi ha accompagnato per settimane e sentivo che quel cane voleva che io raccontassi la sua storia, o quella che avrebbe potuto essere la sua storia. Ho iniziato a scrivere, ho chiesto a Brunella di illustrare le mie parole, perché Brunella è una illustratrice speciale e io sentivo che soltanto lei avrebbe trovato le immagini giuste. Ma non sapevo come terminare il racconto. Non sapevo se il cane sarebbe rimasto ad aspettare il ritorno di chi non c’era più. O se invece avrebbe raccolto la seconda possibilità che gli offriva la vita.


Francesca Capelli, Brunella Baldi, Il grande cane nella città fantasma

E mentre pensavo e ripensavo, il cane una notte è venuto a trovarmi di nuovo, in sogno. E mi ha detto come voleva che finisse la sua storia, che è anche la mia storia e la storia di tutti coloro che la leggono e scoprono che è stata scritta anche per loro.

Vi abbraccio tutti, insieme con i vostri insegnanti, da quaggiù.




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