mercoledì 19 settembre 2012

Autoreferenziale

Sul numero del Manifesto in edicola oggi, 19 settembre 2012, Maria Grosso dedica a Prìncipi & Princípi  un lungo articolo riassuntivo. Molto soddisfacente, dal nostro punto di vista. Non sappiamo se siamo così come la giornalista ci racconta, potremmo dire: è certo che ci piacerebbe esserlo.
Mandiamo comunque in rete l'articolo. Non sappiamo se può interessare altri: a noi interessa.

Se Biancaneve è un clone e i migranti "fiabeschi"
Maria Grosso

E se Biancaneve non avesse i capelli neri come l'ebano, ma il cranio ovoidale di un manichino senza parrucca? Se le sue labbra non fossero color del sangue, ma di un bel rosso smalto, dipinto su un sorriso indecifrabile da «clone umano» da vetrina? E se pure portasse spessi occhiali meccanici, sì proprio quelli usati dai medici per misurarci la vista, non un solo occhio bendato ma entrambi? Cosa accadrebbe dunque se non potessimo vedere il suo sguardo... E se tutto ciò fosse un invito a riflettere sulla miopia con cui può accaderci di guardare alle fiabe e loro relative eroine, come a territori di analisi interpretativa già noti, saputi, esplorati?

Sergio Traquandi, Biancaneve

Questa è Biancaneve, in quello che potrebbe essere uno dei manifesti di poetica e politica editoriale di Prìncipi & Princípi - creatura germinata dallo studio di grafica Rauch Design & Signages - poco più di un anno di vita, eppure un'impronta tra le più mature e innovatrici del non etichettabile mondo della letteratura per ragazzi.
Lo stile ludico e straniante di Sergio Traquandi, scultore e performer - è lui a stimolarci con questa Biancaneve inaspettata - la traccia di una tra le fiabe più magnetiche del pianeta (comprese le ultime variazioni cinematografiche): ed ecco il comporsi di un volume che spazza via invisibili imbracature oculari.

Sergio Traquandi, Biancaneve

Scopo dichiarato di Prìncipi & Princípi , (alla voce «chi siamo» sul sito ricchissimo come il blog), è valorizzare «classici dell'immaginario che offrano al lettore suggestioni visive importanti», dove nell'accezione concepita da Andrea Rauch, grafico dall'esperienza internazionale, nonché fondatore e anima del progetto, non c'è forma pensata per prevalere sull'altra: né il testo sulle immagini - secondo una concezione vetusta ma, specie in Italia, difficile a morire - né le immagini sul testo. Infatti, come i nomi dei nani amici della suddetta ragazza, 'rivisitati' da Traquandi: Dentolo, Pispolo, Vongolo ... anche gli altri volumi sfoderati da Prìncipi & Princípi  intersecano, liberamente, testo e visione, grafica e letteratura, in un continuo flirt che squaderna steccati e catalogazioni.


Si generano così intorno all'universo delle fiabe e del racconto d'autore, gustosissimi meeting tra scrittori e illustratori: Franz Kafka - Gianni Fanello, Arthur Conan Doyle - Ale+Ale, Rudyard Kipling - Daniela Pellegrini (tra le ultime uscite), mentre Robert Louis Stevenson «incontra» Roberto Innocenti, Gianni De Conno e Guido Scarabottolo, Lewis Carroll, Octavia Monaco e Andrea Rauch.
Colpiscono poi i «folder d'artista», variazioni d'autore intorno alla fabula di Pinocchio. Mentre sono da collezionare i Fienili di Innocenti, tavole memoria visiva delle antiche mezzadrie toscane. C'è una sezione «per i più piccoli» con le intelligenti proposte di Simone Frasca, Sophie Fatus e Anna Curti, mentre nel bellissimo La Luna, Rauch, partendo da una fiaba dei Grimm, interseca realismo e grafica pura.


Andrea Rauch, La luna

La collana «Storie del nostro tempo» segna di ulteriore profondità la cifra editoriale diPrìncipi & Princípi . Scopriamo In viaggio (di Serena Intilia e Antonio Ferrara) e H.H. (di Carolina D'Angelo e Marco Paci), entrambi sulle tematiche dell'immigrazione. Il primo, pensando ai bambini in fuga dalla guerra e in viaggio verso il nostro paese: «abbiamo occhi che salgono come dal fondo del mare... sentiamo tutto quello che c'è da sentire»; il secondo, un mirabolante tuffo tra i suoni, le lingue, le differenze e le risonanze dell'Hotel House (H.H. appunto, il palazzone di Porto Recanati dove vivono 2300 persone provenienti da 32 paesi). Quindi Matteo Gubellini che con Nessuna differenza?! si accosta con sensibilità ai vissuti dei bambini deportati, alla riflessione sull'Olocausto.

Serena Intilia, Antonio Ferrara, In viaggio

Francesca Capelli e Brunella Baldi firmano Il grande cane nella città fantasma, circolo di vissuti intorno al terremoto dell'Aquila, mentre Baldi, in C. C. P. Cicogne Cavoli e Provette, affronta poeticamente concepimento e fecondazione assistita. Infine, narrando il delicato frangente dell'affidamento ne II dono di Alma, Chiara Carrer trova immagini umanissime a impregnare un testo vibrante di Federica Iacobelli.

Federica Iacobelli, Chiara Carrer, Il dono di Alma

Non solo il sogno, dunque, di una «piccola biblioteca di classici dell'immaginario», ma un amore per la contemporaneità, concepito come dovere di sincerità verso le generazioni a venire. Perché, come dice Rauch, esplicitando il progetto etico dietro il gioco di parole che dà il nome a Prìncipi & Principi «solo guardando in faccia la nostra responsabilità di incidere positivamente sul reale, possiamo fare oggi questo lavoro».

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