sabato 30 luglio 2011

Paese di fiaba

Il suo marchio distintivo, una vera e propria ‘ragione sociale’, Sarmede la dichiara fin dalla targa stradale d’ingresso: paese della fiaba. E infatti molta dell’attività culturale del Comune, a pochi chilometri da Vittorio Veneto e da Conegliano e ai piedi dei colli che portano al parco del Cansiglio, ruota intorno alla Fondazione che, dedicata all’opera del grande Stepan Zavrel, organizza, da ormai quasi trent’anni (siamo giunti infatti alla 29a edizione) la mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia Le immagini della fantasia.


La mostra, organizzata per la prima volta, nel 1983, per raccogliere le opere di Zavrel e dei suoi amici in un’esposizione quasi familiare e conviviale, è cresciuta ormai a tal punto, da essere diventata un appuntamento irrinunciabile nel panorama dell’illustrazione internazionale. L’edizione di quest’anno, che aprirà il 22 ottobre e si protrarrà fino al 18 dicembre, esporrà le opere di 40 illustratori. Ospite d’onore sarà Linda Wolfsgruber, artista altoatesina che vive a Vienna, collaboratrice storica della Fondazione, già vincitrice di una Mela d’Oro alla Bib di Bratislava e ‘nominata’ nel 2010 per l’Ibby Andersen Award.

Come tradizione la mostra, dopo la tappa di Sarmede, si sposterà in altre città ‘satelliti’ e continuerà il suo tour per tutto l’anno. Avremo dunque modo di riparlarne.

Stepan Zavrel
La mostra d’illustrazione non è comunque l’unica attività annuale della Fondazione, anche se ne costituisce il fulcro e l’interfaccia più significativa.  Si cerca infatti, ad esempio, di valorizzare in ogni modo il patrimonio ‘pubblico’ di dipinti e affreschi murali che Zavrel, e poi molti artisti amici della Fondazione, hanno lasciato sulle facciate delle case del paese, con un progetto di cura e catalogazione che aspetta di essere portato in libro (è però visibile on line). Sono opere belle e fantastiche, che punteggiano i muri del paese e raccontano storie e storia. Una sorta di contrappunto visivo imponente che passa dalle visioni oniriche  di Zavrel, comunque una sorta di ‘spirito guida’ del paese, alle figurazioni raffinate a metà strada tra il pop e il decò di Vico Calabrò, ai delicati arpeggi visuali della solita Linda Wolfsgruber.

Stepan Zavrel
Vico Calabrò

E per sottolineare come la comunità sia non solo la ‘tela’ di supporto, ma anche parte diligente nell’iniziativa, ecco che i portici del Palazzo Comunale riportano le storie dei santi significativi della zona, dipinti da Jozef Wilkon.



Jozef Wilkon

I grandi Caterpillar, in uno spiazzo accanto al Palazzo comunale aspettano quasi impazienti di cominciare gli scavi per la costruzione del nuovo palazzo della Fondazione, che si spera pronto per il 2012 e che ospiterà mostra e eventi collaterali.

Al momento i corsi che vengono organizzati (dedicati alle sfumature del mondo dell’illustrazione, dalle tecniche di base, alla pratica dell’incisione, dall’uso dei materiali all’elaborazione di progetti editoriali) si svolgono con cadenza settimanale in primavera-estate e in autunno e sono frequentati annualmente da oltre trecento giovani illustratori. Troppo lungo elencare i singoli workshop e per approndire non ci resta che rimandare al sito dedicato; qui si potranno comunque citare alcuni degli insegnanti che si avvicendano  nell’attività e che sono, non ci sarebbe bisogno di aggiungerlo, tra i professionisti migliori e più autorevoli. Un po’ alla rinfusa possiamo ricordare, per il 2011,  Svjetlan Junakovic, Octavia Monaco, Alessandra Cimatoribus, Chiara Carrer, Annalaura Cantone, Maurizio Olivotto, oltre a Eva Montanari e Linda Wolfsgruber, i cui laboratori abbiamo visitato in questi giorni.

Eva Montanari



Linda Wolfsgruber





Intorno ai fogli di carta, alle macchie di colore, alle matrici per la monotipia, ai ritagli di cartoncino colorato, si respira l’attività tranquilla e serena delle giovani allieve della Scuola (quasi tutte donne!) che, nelle pause, possono uscire fuori e disegnare en plen air, oppure affacciarsi dalle finestre e godere dei panorami verso la valle che scende a Venezia o i monti che salgono al Cansiglio. E su tutto si aggira ancora lo spirito di Stepan Zavrel, imprenscindibile e irrinunciabile genius loci.

Stepan Zavrel

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