giovedì 30 maggio 2013

Conversazioni con Luzzati

Lele Luzzati con il Palio di Siena, 2004
Sarà presentato oggi, 30 maggio alle ore 17,00, a Firenze, nel salone dell'Istituto degli Innocenti, il volume che Giorgio Macario ha dedicato alle sue Conversazioni con  Lele. Frequentazioni durate molti anni. mentre Macario metteva su la sua sterminata collezione di oggetti luzzatiani, e riportate, quasi un taccuino di bordo o il verbale di un interrogatorio, perché non se ne perdesse memoria.

Qual è stato, viene da chiedersi leggendo queste pagine, nel tempo il rapporto di Giorgio Macario con Emanuele Luzzati? È stato quello di un appassionato collezionista con il grande artista, “oggetto” principale della sua passione? O quello di un catalogatore pignolo e tassonomico con le sue ‘fonti’ d’archivio? O è stato il contatto-confronto continuo tra due amici?
Forse tutte queste cose insieme e la stesura con cui Giorgio ci dà conto del formarsi di quella collezione mette in luce ora l’uno ora l’altro di questi aspetti.

Conosciamo Giorgio Macario da molti anni ma non lo sapevamo in questa veste di conservatore e catalogatore puntuale e preciso (le copertine e le illustrazioni per il Dramma, i disegni per i dischi Fonit Cetra, le riviste per Genova...); né sapevamo delle domeniche di ‘revisione’ e di verifica che hanno punteggiato il formarsi e consolidarsi della sua raccolta di memorabilia luzzatiane. E quindi siamo stati felici di leggere la ‘bella copia’ di quegli appunti di ‘relazione’; felici in maniera egoistica e interessata perché in quelle pagine scorrono continui ricordi, aneddoti, immagini, che richiamano anche a noi, attivato l’uso della memoria, il ritratto del Lele che avevamo conosciuto e amato.

Lele Luzzati Copertine per Il Dramma, 1949
Non solo però, perché dalle parole asciutte di questo lungo verbale-racconto, balzano fuori, come tanti misirizzi (ma trattandosi di Lele diremmo, meglio, dei Pulcinella meccanici!) i personaggi e le situazioni che sono stati essenziale complemento alla sua vita ricca e, nella sua apparente semplicità, complessa per intensità di rapporti e di frequentazioni.
I nomi che compaiono qua e là per le pagine, ora avanzando in proscenio ora ritirandosi in secondo piano sono quelli che, chi ha conosciuto Lele, può facilmente immaginarsi: Sergio Noberini, Flavio Costantini, Giorgio Bergami, Piera Gaudenzi, Leo Lionni, Sandro Cortesogno, Alfredo Meconi… e vengono ricordati aneddoti luzzatiani ‘classici’ (dall’incontro con Picasso, insieme al partigiano Marzo nella Costa azzurra dell’immediato dopoguerra, all’invio degli ‘zozzetti’, molto apprezzati da un cliente americano).

Lele Luzzati Copertina per Genova, 1955

Ma poi, nelle pagine di Macario, riconosciamo tutta intera l’umanità di Luzzati; quel suo ricordare e dimenticare tutto allo stesso tempo, la sua passione entusiasta per il ‘fare’ (nessun homo faber come lui, crediamo ci sia mai stato!) e il suo scarso interesse per la gestione e la conservazione del ‘già fatto’, quel suo andare sempre avanti, verso il prossimo progetto, tornando forse indietro, come si racconta molte volte, solo per andare ‘nell’altra stanza’ a vedere se, nel caos della sua disorganizzazione creativa e funzionale, fosse possibile trovare o recuperare un’altra illustrazione, la copertina di una rivista o di un disco, l’edizione straniera di un libro, che potesse dare il via ad un'altra tornata di aneddoti e ricordi.

Lele Luzzati Copertine di dischi Cetra, 1956

Giorgio Macario, Conversazioni con Lele, Quindici racconti e venti incontri con Emanuele Luzzati, YouCanPrint, 2013, euro 15,00

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