I funerali dell'anarchico Pinelli, grandiosa opera di Enrico Baj, doveva essere inaugurata il 17 maggio 1972, nella Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale a Milano. Quella mattina però fu ucciso, in strada, il commissario Luigi Calabresi e la mostra fu rinviata. Quarant'anni dopo, oggi 21 giugno 2012, l'opera di Baj torna nella sua sede naturale milanese e sarà visibile, gratuitamente, fino a settembre.
Andrea Rauch
Enrico Baj era anarchico come Pino Pinelli. Con qualche differenza, però. Baj era un artista affermato in tutto il mondo, Pinelli un ferroviere il cui unico momento di notorietà era stata la tragica morte.
Baj aveva dedicato a Pinelli la sua più grande opera, I funerali dell'anarchico Pinelli appunto; tre anni di lavoro per una grande istallazione con sagome, stracci, paillettes, passamanerie, sete e broccati. Un'opera dove il dolore di Licia Pinelli e delle figlie si scontra con l'indifferenza dei generali, dove mani contorte si affacciano dalla finestra della questura di Milano, dove un uomo precipita urlando nel vuoto. I funerali... furono la grande pittura civile dell'epoca della strategia della tensione, una pittura intensa e dolente, partecipata e austera.
In una Milano lucubre e grigia, solcata dalle sirene incessanti delle pantere della polizia, l'esposizione fu rinviata sine die. Per rivedere l'opera in Italia si dovrà aspettare fino al 1975 quando I funerali... furono esposti a Firenze, alla Festa Nazionale de l'Unità.
Come se non lo avesse saputo!
da Socialdesignzine, 2003
Questo evento merita una visita estiva a Milano, grazie della segnalazione!
RispondiEliminaUn quadro.... un regalo bellissimo
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